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ALMALAUREA 2016

La Veterinaria in un Paese a due velocità

La Veterinaria in un Paese a due velocità
Mobilità per studio e per lavoro. Studenti e laureati in medicina veterinaria, soprattutto del Sud, si collocano ai primi posti nella geografia del rapporto 2016 di Almalaurea. I flussi di mobilità territoriale sottolineano come negli ultimi 10 anni le regioni del Mezzogiorno abbiano perso costantemente capitale umano, migrato al Centro-Nord.
"Università e lavoro: un Paese a due velocità": Almalaurea ha presentato il XVIII Rapporto sul profilo occupazionale dei laureati italiani, confermando che "la mobilità territoriale, sebbene sia un fenomeno positivo
mediante il quale studenti e Atenei possono valorizzare a pieno le proprie potenzialità, allo stesso tempo riflette il profondo divario sociale ed economico che caratterizza le regioni italiane".
Il costante calo delle immatricolazioni, che negli ultimi anni ha interessato l’intero sistema universitario italiano, sta interessando in modo differenziato i diversi territori. A pagare il prezzo più elevato sono le regioni del Sud, non solo per la diminuzione più marcata di immatricolati, ma anche per i costanti flussi di mobilità dei giovani che dal Mezzogiorno scelgono di spostarsi per studiare nelle altre regioni del Paese.

Mobilità per studio- In Italia la mobilità per motivi di studio è un fenomeno ancora oggi poco frequente: solo il 9% dei laureati ha sperimentato una mobilità di lungo raggio. A spostarsi sono in prevalenza i laureati che se lo possono permettere, ossia coloro che, a parità di condizioni, provengono da contesti famigliari culturalmente ed economicamente più avvantaggiati. Resta vero che la mobilità in ingresso all’Università cambia in base all’area di residenza ed è più marcata per le aree del Mezzogiorno. A spostarsi per studiare in altre regioni sono quindi in prevalenza i giovani del Sud dei gruppi di psicologia (32%), chimico-farmaceutico (27%), agraria e veterinaria (26%) e linguistico (25%); meno mobili i laureati nei percorsi economico-statistico (15%), insegnamento (16%), giuridico (18%) e ingegneria (19%).

Mobilità per lavoro- La mobilità territoriale nel passaggio dall’Università al mercato del lavoro è più frequente rispetto alla mobilità per motivi di studio. Anche in questo caso a spostarsi sono prevalentemente i laureati che provengono da contesti famigliari culturalmente ed economicamente più avvantaggiati. Inoltre, mobilità richiama mobilità: si sposta per lavorare più frequentemente chi ha già sperimentato uno spostamento per motivi di studio o un’esperienza di studio all’estero durante gli studi. L’analisi mostra particolari differenze rispetto al percorso di studi intrapreso: i laureati del gruppo scientifico sono i più mobili (43%), seguiti da agraria e veterinaria (42%) e dal linguistico (41%). Si spostano nettamente meno dei loro colleghi i laureati nei percorsi di insegnamento (25%), delle professioni sanitarie (26%) e giuridico (27%).

Su tale risultato incidono vari fattori, non tutti connessi agli Atenei. In primo luogo, il calo demografico: negli ultimi 30 anni in Italia la popolazione diciannovenne è diminuita di oltre il 40%. Sebbene non si siano registrate particolari differenze a livello territoriale, le previsioni Istat confermano che nei prossimi 15 anni questa contrazione interesserà soprattutto le aree del Mezzogiorno, inasprendo ancora di più le già evidenti differenze territoriali. Entro il 2030 si stima che la popolazione diciannovenne crescerà nelle regioni del Nord del 21%, grazie anche ai recenti flussi di immigrazione, e diminuirà al Sud del 13%.
Un altro elemento che ha senz’altro influito sul calo delle immatricolazioni è la contrazione del tasso di passaggio dalla scuola secondaria di secondo grado all’Università. I dati mostrano che,complice anche la crisi, tale quota è diminuita apprezzabilmente in tutte le aree del Paese; tuttavia nel Mezzogiorno il tasso di passaggio è inferiore a quello del Centro e del Nord.

XVIII Rapporto AlmaLaurea sul Profilo e la Condizione occupazionale dei laureati

pdfCOMUNICATO_STAMPA_ALMALAUREA.pdf403.21 KB