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POLIZZA OBBLIGATORIA

RC Professionale: obbligo si avvicina, urge norma ad hoc

RC Professionale: obbligo si avvicina, urge norma ad hoc
Pier Paolo Vargiu, presidente della Commissione Affari Sociali solleva l'urgenza di una normativa ad hoc sulla responsabilità civile dei professionisti della sanità. Il Sottosegretario De Filippo spiega le questioni allo studio del Ministero, da risolvere prima di far partire l'obbligo assicurativo.
L'urgenza ha spiegato Vargiu- che è anche relatore di sette proposte di legge in materia- "deriva anche dal fatto che ci sono delle scadenze come quella fissata al 14 agosto 2014, termine entro il quale scatta l'obbligo di assicurazione per gli esercenti le professioni sanitarie".

Un tavolo al Ministero della Salute - In Commissione, ieri, a parlare per la prima volta di responsabilità civile, è intervenuto il Sottosegretario Vito De Filippo, che ha aggiornato sulla "profonda riflessione" avviata sul tema dal Ministero della Salute. " E' stato conferito agli uffici competenti uno specifico mandato – ha riferito De Filippo- al fine di verificare quali modifiche normative sono effettivamente necessarie e cosa si può e si deve fare in via amministrativa. Sono stati, pertanto, avviati una serie di incontri con rappresentanti dei professionisti, del mondo scientifico e del mondo accademico da cui sono emersi alcuni punti chiave sui quali sicuramente occorre intervenire al fine di ricondurre il contenzioso a dimensioni fisiologiche".

Serenità ai professionisti e garanzie ai cittadini- Il Sottosegretario ha anche informato la Commissione che "è in corso un ulteriore approfondimento al fine di verificare la piena compatibilità con l'ordinamento costituzionale e la sostenibilità dal punto di vista economico delle possibili soluzioni (quali l'ipotesi di una fattispecie autonoma di reato colposo o la costituzione di un apposito Fondo di solidarietà per chi ha subito danni derivanti da prestazioni professionali sanitarie)". Il Ministero della Salute "sta valutando se e come intervenire dal punto di vista normativo, eventualmente integrando le iniziative già in corso, al fine di giungere ad un intervento a tutto tondo che non si risolva e non sia percepito come la ricerca dell'impunità per i professionisti che sbagliano, ma che, al contrario, assicurando la giusta serenità ai professionisti, rafforzi il diritto dei cittadini ad essere tutelati nei casi di malpractice".

Un Fondo di Garanzia - Contestualmente, si sta lavorando anche dal punto di vista amministrativo, per " agevolare i professionisti che hanno difficoltà a trovare un'adeguata copertura assicurativa sul mercato". La legge n. 148 del 2011 ha posto a carico dei professionisti l'obbligo di copertura assicurativa contro i rischi derivanti dall'esercizio della professione. "Proprio al fine di favorire coloro che, per l'attività svolta, sono più esposti a rischio e che non sono in grado di sostenere costi assicurativi elevati (si pensi per esempio ai giovani professionisti che accedono al mercato del lavoro) l'articolo 3 della legge n. 189 del 2012 ha previsto la costituzione di un apposito Fondo di garanzia, demandando ad un atto regolamentare la determinazione dei casi e delle modalità con cui il professionista possa essere agevolato nel sostenere una polizza. Lo stesso decreto dovrà dettare requisiti uniformi per i contratti di assicurazione".
Un testo "è al vaglio di un tavolo tecnico appositamente costituito che dovrebbe a breve concludere i suoi lavori, per avviare poi i successivi passaggi istituzionali", ma si tratta di un testo "molto complesso" che motiva il rinvio dell'obbligo assicurativo al 15 agosto 2014.

Cartella clinica e consenso informato- Il Sottosegretario ha chiosato sulla "necessità di garantire una maggiore attenzione al rapporto e alla comunicazione tra medico e paziente, intervenendo anche sul lato della formazione. Quanto più, infatti, i cittadini avranno la percezione di un medico attento ai loro bisogni di cura ed assistenza, e avvertiranno di essere «considerati» dal professionista cui si sono rivolti, tanto meno ci sarà contenzioso. De Filippo reputa pertanto, necessario che i professionisti acquisiscano la piena consapevolezza che una corretta relazione medico – paziente non è «altro» rispetto all'attività svolta, ma è qualcosa di immanente all'attività stessa. Da qui, tra l'altro, l'importanza del corretto utilizzo di strumenti come la cartella clinica o il consenso informato".

L'On Vargiu ha chiesto al Ministero della Salute di acquisire la documentazione prodotta dal tavolo tecnico istituito presso il medesimo Dicastero. La Commissione ha deliberato di nominare un Comitato ristretto, per giungere ad un testo unificato delle proposte di legge in campo.