Fumata nera al Ministero dell'Università al primo giro di consultazioni per la programmazione del corso di laurea a ciclo unico in Medicina Veterinaria. I numeri del fabbisogno professionale e deiposti disponibili per il prossimo anno accademico saranno ridiscussi martedì prossimo. Al tavolo ministeriale il Presidente ANMVI Marco Melosi.
Le rappresentanze accademiche, ministeriali e professionali della veterinaria torneranno a riunirsi nella sede di Piazzale Kennedì martedì 4 marzo. Nuova convocazione del Direttore Generale per l'Università, Daniele Livon, per la definizione dell'accesso programmato, anno accademico 2014-2015. Tempi stretti per l'anticipazione del test di ingresso che i candidati dovranno sostenere il 9 aprile.
Durante la prima convocazione, il 24 febbraio scorso, il Tavolo di programmazione ha discusso in via preliminare il numero provvisorio definito dal Ministero dell'Università: 632 posti, senza poter giungere alla programmazione definitiva. Sul tavolo mancavano infatti i numeri delle Regioni che, ogni anno, esprimono una indicazione di fabbisogno in base alle esigenze territoriali del SSN. I presenti (Attilio Corradi per la Conferenza dei Direttori di Dipartimento di Medicina Veterinaria, Massimo Castagnaro per l'ANVUR, Carla Bernasconi per la Fnovi e Marco Melosi per l'ANMVI) si sono confrontati con i rappresentanti ministeriali sulle linee generali del fabbisogno occupazionale e dell'offerta formativa accademica.
Per la prima volta, il Ministero dell'Università, ha formulato una indicazione di programmazione che tiene conto delle approvazioni EAEVE ai fini della prima immatricolazione. Se esclude il caso di Catanzaro, la mancata previsione di nuovi posti al primo anno di corso dell'Ateneo di Messina costituisce la prima conseguenza della scadenza- fissata dal Miur al 2013- per la verifica dei requisiti previsti dalla EAEVE indispensabili per poter immatricolare nuovi studenti.
Si attendono quindi i numeri delle Regioni, numeri che in questi anni si sono caratterizzati per essere superiori al fabbisogno occupazionale e non motivatamente assegnati ai vari ambiti regionali.
Miur: meno posti e verifica della certificazione EAEVE
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