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ATTO DIRIGENZIALE

Aviaria, il Ministero vara provvedimento nazionale

Aviaria, il Ministero vara provvedimento nazionale
Misure su tutto il territorio nazionale. La Direzione Generale della Sanità Animale ha adottato un nuovo provvedimento. L'alta patogenicità richiede misure rapide ed estese, considerato che la filiera avicola opera con riflessi su tutto il territorio nazionale. Monitoraggio, controlli e biosicurezza.
Blocco delle movimentazioni - Da tutto il territorio della Regione Emilia Romagna sono vietate le movimentazioni verso la restante parte del territorio nazionale e comunitario di volatili vivi e uova di consumo, eccezion fatta per i pulcini di un giorno e per le uova destinate alla distribuzione finale. Restrizioni aagli scambi e alle esportazioni si applicano a tutte le zone di restrizione: zone di protezione, zone di sorveglianza e ulteriore zona di restrizione, fatto salvo quanto consentito dalla Decisione UE 2013/443 del 27 agosto.

Controlli sierologici e virologici settimanali-
I Servizi Veterinari dovranno attuare misure di controllo a livello nazionale, a cominciare da controlli virologici e sierologici in tutti gli allevamenti nei quali vengono detenuti gli animali appartenenti alla filiera produttiva avicola interessata dalla positività. I controlli avranno cadenza settimanale, "con prelievo di 30 tamponi tracheali e 30 campioni di sangue per ogni capannone, distribuendo i campioni in modo da interessare tutto il capannone". Per l'esecuzione dei prelievi, i Servizi Veterinari possono avvalersi della collaborazione dei veterinari aziendali delle filiere avicole.
Le informazioni raccolte dovranno essere trasmesse all'IZSVE e da quest'ultimo al Ministero della Salute e alle Regioni.

Biosicurezza- Tenuto conto della continua evoluzione epidemiologica e della presenza in più Regioni di allevamenti avicoli interessati da positività, il Ministero della Salute prescrive l'adozione di misure di biosicurezza nella movimentazione di veicoli e di persone, in fase di raccolta delle uova, di trasporto del pollame, di raccolta delle carcasse destinate alla distruzione e allevamenti industriali all'aperto; in quest'ultimo caso, si terrà conto della mappa delle aree umide fornita dalla Direzione ministeriale.
Ai sensi dell'OM 26 agosto 2005, su tutto il territorio nazionale devono essere adottate stringenti misure di biosicurezza adeguate al rischio di introduzione della malattia negli allevamenti industriali.

Aziende a contatto- Misure specifiche, fra cui il censimento del pollame che non potrà uscire dall'azienda,  saranno attuate dal Servizio Veterinario della ASL nelle 'aziende a contatto', aziende in cui l'influenza aviaria potrebbe essere stata introdotta a causa della sua ubicazione oppure a seguito della circolazione di persone, pollame o altri volatili in cattività, veicoli oppure 'in qualsiasi altro modo'.

Ulteriore zona di restrizione- Una serie di misure sanitarie specifiche interessano l'ulteriore zona di restrizione individuata dal Ministero della Salute (37 Comuni dell'Emilia Romagna), fino alla data prevista dalla Commissione Europea nella Decisione 2013/443 del 27 agosto scorso. La zona interessa anche il Veneto, in particolare la provincia di Rovigo, oltre alle province di Ferrara, Ravenna e Forlì-Cesena.

I virus influenziari aviari ad alta patogenicità possono determinare epidemie di ingente gravità con rilevanti conseguenze per la produzione avicola e possibili rischi per la salute umana, considerata anche la loro dimostrata capacità di diffondersi rapidamenti tra gli allevamenti. Di qui la tempestività e la celerità delle misure disposte dalla Direzione ministeriale, che sottolinea come la limitazione delle movimentazioni sia uno dei provvedimenti più efficaci per il controllo della diffusione del virus, allo scopo anche di limitare le perdite di natura economica e i danni alla produzione.

Tenuto conto della riunione con le Regioni e i produttori avicoli che si è svolta ieri al Ministero della Salute, la Direzione generale della Sanità Animale ha ritenuto necessario rivedere il precedente dispositivo dirigenziale del 21 agosto ora sostituito dal nuovo provvedimento.

Romano Marabelli, capo dipartimento della sanità veterinaria e della sicurezza alimentare del ministero della Salute, al termine della riunione ha dichiarato all'AdnKronos: "L'isolamento dei focolai e il cordone sanitario subito attivato, con la distruzione delle uova e l'abbattimento degli animali negli allevamenti coinvolti - aggiunge Marabelli - garantisce l'esclusione della possibilita' di una contaminazione. Non ci sono rischi sanitari per la popolazione né per il consumo di uova o carne".


pdfDISPOSITIVO_HPAI_29_8_13.pdf1.26 MB

pdfNOTA_DI_ACCOMPAGNAMENTO_TERRITORIO_HPAI_29_8_13.pdf181.59 KB