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COMUNICATO ANMVI

Un caso di leishmania, trecento lettere ai proprietari

flebotomoRNel riminese un caso di leishmaniosi cutanea in un uomo. La Asl fa partire trecento lettere ai proprietari di altrettanti cani. La direzione veterinaria invita a sottoporre il proprio animale ad accertamenti clinici. Comunicato stampa ANMVI: randagismo vero serbatoio della malattia. La soluzione una medicina veterinaria di base strutturata.
L'Ausl ha interpellato il Comune e chiesto gli elenchi relativi all'anagrafe canina. Sono stati invitati a sottoporre il proprio cane al controllo i residenti in un raggio di trecento metri dal luogo in cui si è verificato il caso di leishmaniosi umana. A renderlo noto è il dottor Roberto Angelini, direttore dell'Unità operativa della sanità animale dell'Ausl riminese.

"Si tratta di un invito, non un ordine perentorio" ha specificato il medico aggiungendo che l'Ausl metterà a disposizione i propri laboratori per il prelievo gratuitamente. Sarà possibile effettuare il controllo recandosi anche dal proprio veterinario di fiducia. In questo caso l'analisi è gratuita ma al veterinario dovrà essere versata la parcella per la visita.

"Le strutture veterinarie private -dichiara Marco Melosi, Presidente ANMVI in un comunicato stampa - sono impegnate costantemente nella mappatura geografica delle zone endemiche del Paese, che nel tempo sono aumentate estendendosi anche alle regioni del Nord Italia e non più solo alle tradizionali zone caldo umide del Sud. Se fossero strutturalmente coinvolte in progetto di medicina veterinaria di base- dichiara Melosi- le strutture veterinarie potrebbero lottare efficaciemente contro il randagismo, come da tempo proponiamo, riducendo la popolazione dei canili ed eliminando il serbatoio della patologia che non sono tanto  i cani di proprietà, ma i randagi".

Stiamo realizzando- aggiunge-  una serie di prelievi in circa 1000 località italiane, con la collaborazione dell'Istituto Superiore di Sanità per una mappatura aggiornata del rischio, con la collaborazione di MSD Animal Health. Si chiama Scalibor Map e vuole essere un ausilio per i proprietari che si spostano verso zone endemiche o a rischio leishmaniosi e al tempo stesso una puntuale geografia epidemiologica, aggiornata alle esigenze di prevenzione".

"I proprietari del riminese- continua Melosi-  come di tutte le aree caldo-umide d'Italia sono invitati ad attuare regolarmente semplici misure di prevenzione combinata: spot on o collari specifici combinati alla vaccinazione a seconda di quello che viene suggerito dal medico veterinario prescrittore, considerando che è sempre buona norma evitare di lasciare il cane all'aperto nelle ore serali e notturne ed avendo ad ogni modo cura di evitargli l'esposizione ai pappataci".

"La Leishmaniosi si sconfigge senza mezzi termini con la prevenzione veterinaria- conclude il Presidente ANMVI- ed è proprio la dimostrazione che la veterinaria è al servizio anche della salute dell'uomo, e che il concetto dell'OMS di "Una sola salute" trova nel medico veterinario di fiducia un avamposto di sanità pubblica".

Leishmania nell'uomo, ANMVI: veterinaria di base sia strutturale