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INOSSERVANZA E CARENZE

Condizionalità, la UE chiede la restituzione di fondi

Condizionalità, la UE chiede la restituzione di fondi
La Commissione europea ha chiesto la restituzione di fondi della politica agricola dell'UE spesi in maniera indebita da 15 Stati membri fra cui l'Italia. I fondi così recuperati finiranno nel bilancio dell'Unione per inosservanza delle norme UE o inadempienze nelle procedure di controllo della spesa agricola.
Cattiva gestione dei fondi europei. Lo scorso 13 agosto, nel contesto della procedura di liquidazione dei conti, la Commissione ha richiamato a sè circa 180milioni di euro ( oltre all'Italia sono chiamati a restituire fondi anche Lettonia, Lussemburgo, Polonia, Slovenia, Spagna, Regno Unito e Ungheria).

Per quanto riguarda l'Italia, i settori e i motivi delle rettifiche, con i rispettivi importi, sono i seguenti:
- carenze ricorrenti nei controlli amministrativi, contabili e fisici e per lacune nell'applicazione delle sanzioni nel regime di trasformazione di agrumi in Sicilia ein Calabria
- pagamenti tardivi nel regime delle scorte private di formaggi
- condizionalità — (Rimborso a causa di rettifiche sovrapposte non considerate nella decisione 40).Già avvenuto il rimborso di 0,076 milioni di euro.

Fra le spese sostenute dagli organismi pagatori riconosciuti dall'Italia ed esclusi dal finanziamento dell'Unione europea "in quanto non conformi alle norme dell'Unione europea", Bruxelles elenca:
-controllo inadeguato di vari CGO, applicazione erronea di correzioni per agricoltori senza animali
- mancanza di controlli incrociati con la banca dati degli animali
-ritardi nei controlli in loco

Le inadempienze, in alcuni casi reiterate, coprono un arco temporale che va dal 2006 al 2001.

DECISIONE DI ESCLUSIONE DAL FINANZIAMENTO