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A MILANO

Sterilizzazioni senza criterio con fondi pubblici

Sterilizzazioni senza criterio con fondi pubblici
Fino ad esaurimento dei finanziamenti del Comune di Milano e della Regione Lombardia, i milanesi potranno far sterilizzare i propri cani e gatti ad un costo ridotto del 40%. Convenzione con la clinica veterinaria dell'ENPA. Botta e risposta fra Ordine e Comune. "Così chiunque può accedere al contributo pubblico senza distinzione".
L'iniziativa, annunciata sul sito del Comune di Milano fino al 30 novembre o fino ad esaurimento dei fondi disponibili, finanzia indistintamente le prestazioni erogate dalla struttura animalista in favore di qualunque proprietario intenda prenotarsi. Ed è questo il punto su cui fanno leva le critiche dell'Ordine dei Medici Veterinari di Milano.

I criteri di destinazione dei fondi pubblici sono rinviati a una postilla che "in caso di un eccesso di richieste", dispone "di dare la priorità alle richieste di famiglie che dimostrano di vivere in situazioni di particolare disagio". Per prenotare la prestazione, "atto d'affetto nei confronti del proprio animale", basta una telefonata o presentarsi al Servizio Tutela Animali, muniti di documento di riconoscimento e libretto sanitario dell'animale. "Tale contributo – scrive la Presidente Carla Bernasconi a Comune e Regione- appare essere a disposizione di tutti i cittadini che ne facciano richiesta, a prescindere dalla loro condizione economica".

Oggi l'apertura dell'Assessore milanese Chiara Bisconti sul Corriere della Sera: "Se l'Ordine vuole lanciare campagne per calmierare i prezzi e lavorare insieme a noi siamo disponibili".

La proposta dell'Ordine c'era ma è stata ignorata- Un'altra proposta l'Ordine l'aveva già presentata, ampiamente documentata, all'Assessore Bisconti, un progetto per la sterilizzazione di cani e gatti di proprietà a tariffe calmierate, per i cittadini di fasce economicamente deboli, che vedeva il coinvolgimento di tutte le strutture medico veterinarie presenti sul territorio milanese". Il progetto dell'Ordine sarebbe stato allargato ad un maggior numero di cittadini, "grazie alla distribuzione delle strutture sul territorio, certo più capillare ed efficiente rispetto alla concentrazione su una sola struttura, senza i rischi di sovraccarico e/o di liste d'attesa". del tutto trascurati, inoltre, nell'iniziativa del Comune, il rapporto fiduciario tra paziente e medico veterinario, la continuità dell'assistenza medico veterinaria e il disagio di doversi spostare verso la struttura convenzionata.

Un doveroso riconoscimento agli animalisti- La risposta dell'Assessorato- Tra i criteri per la valutazione dell'ammissibilità dei progetti ha avuto ampio rilievo il grado di coinvolgimento delle Associazioni di Volontariato di cui all'art. 120 della L.R. 33/2009. E' la risposta di Chiara Bisconti pubblicata dal sito dell'Ordine di Milano, che dichiara di "ottemperare alle condizioni richieste dal Bando della Regione Lombardia". Quanto alla collaborazione con le associazioni animaliste, "è stata, da parte del Comune di Milano, un doveroso riconoscimento per l'opera meritoria che le Associazioni stesse svolgono sul territorio da tanti anni, in difesa degli animali e per sensibilizzare la cittadinanza sul rispetto verso gli stessi".

Il Comune sceglie chi vuole - La risposta della Regione- Sulla scelta del Comune di Milano di attivare una convenzione con la Clinica Veterinaria ENPA per la sterilizzazione di cani e gatti di proprietà- è arrivata anche la risposta del Servizio Veterinario Regionale. Piero Frazzi, responsabile del Servizio rinvia al Bando regionale. ("Bando per la presentazione delle domande di finanziamento di progetti finalizzati al controllo demografico della popolazione animale, ai sensi della DGR n. IX/939 del 1 dicembre 2010"). La Regione aggiunge che al Bando potevano accedere le ASL e i Comuni della Lombardia e che è stato "chiaramente esplicitato che gli interventi di sterilizzazione dovessero essere effettuati presso le strutture veterinarie private e pubbliche, nel rispetto del Codice deontologico".
E conclude: "Rimane nella facoltà del beneficiario scegliere le modalità di erogazione della prestazione; ne è prova il fatto che altri Enti beneficiari dello stesso finanziamento hanno invece optato per un diverso coinvolgimento delle strutture veterinarie o dei professionisti presenti sul territorio".

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