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DETRAZIONI, COLPITE LE CURE VETERINARIE

DETRAZIONI, COLPITE LE CURE VETERINARIE
Tutte le agevolazioni fiscali, tra le quali rientra anche la detrazione delle spese veterinarie, saranno ridotte. La riduzione opererà a partire dal 2013 con una decurtazione progressiva. A meno che non intervenga una correzione di rotta nella spesa pubblica in materia sociale. ANMVI: il Governo ha definitivamente rinunciato a tutelare il diritto alle cure per gli animali da compagnia.

E' andata come nelle peggiori aspettative. Il rischio che il Fisco si abbattesse sulle spese veterinarie non è stato scongiurato: la detraibilità fiscale è compromessa dalla Manovra economica appena entrata in vigore.

La manovra correttiva (D.L. 6 luglio 2011 n. 98 convertito dalla Legge 15 luglio 2011 n. 111) ha stabilito (articolo 40 comma 1 ter ed 1 quater) che tutte le agevolazioni fiscali, tra le quali rientra anche quella della detrazione delle spese veterinarie, saranno ridotte del 5% nel 2013 e del 20% nel 2014.

La conferma arriva dall'ufficio di consulenza fiscale di ANMVI. Giovanni Stassi, dottore commercialista e consulente dell'Associazione, precisa inoltre che la riduzione non opererà qualora entro il 30.9.2013 siano adottati provvedimenti legislativi in materia fiscale e assistenziale in grado di assicurare il riordino della spesa in materia sociale, nonché l'eliminazione o la riduzione dei regimi di favore previsti che si sovrappongono alle prestazioni assistenziali, per un ammontare non inferiore ai suddetti effetti di risparmio (ossia 4 miliardi nel 2013, 20 miliardi dal 2014).

Oggi è prevista per le spese veterinarie una detrazione di imposta in fase di dichiarazione annuale pari al 19% delle spese sostenute fino a un massimo di euro 387,34 meno la franchigia stabilita in euro 129,11. In pratica, il massimo risparmio previsto in sede di dichiarazione dei redditi è pari al 19% di 258,23 euro e cioè 49,06 euro. Le spese devono essere sostenute per la cura di animali legalmente detenuti a scopo di compagnia o per pratica sportiva. Sono detraibili anche le spese di acquisto di medicinali con obbligo di prescrizione e "da banco".

Data l'esiguità degli importi, la riduzione prevista dalla Manovra - quando applicata- equivarrà di fatto ad una abolizione degli scarsi benefici fiscali di cui gode la sanità veterinaria degli animali da compagnia. E alla completa rinuncia da parte del Governo di allineare il Fisco ai principi di autentica tutela animale che ispirano le dichiarazioni politiche di molti dei suoi esponenti.

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(articolo 40 comma 1 ter ed 1 quater - Legge 111/2011)
1-ter. I regimi di esenzione, esclusione e favore fiscale di cui all'allegato C-bis sono ridotti del 5 per cento per l'anno 2013 e del 20 per cento a decorrere dall'anno 2014. Per i casi in cui la disposizione del primo periodo del presente comma non sia suscettibile di diretta ed immediata applicazione, con uno o piu' decreti del Ministro dell'economia e delle finanze, da emanare ai sensi dell'articolo 17 della legge 23 agosto 1988, n. 400, sono stabilite le modalita' tecniche per l'attuazione del presente comma con riferimento ai singoli regimi interessati.
1-quater. La disposizione di cui al comma 1-ter non si applica qualora entro il 30 settembre 2013 siano adottati provvedimenti legislativi in materia fiscale ed assistenziale aventi ad oggetto il riordino della spesa in materia sociale, nonche' la eliminazione o riduzione dei regimi di esenzione, esclusione e favore fiscale che si sovrappongono alle prestazioni assistenziali, tali da determinare effetti positivi, ai fini dell'indebitamento netto, non inferiori a 4.000 milioni di euro per l'anno 2013 ed a 20.000 milioni di euro annui a decorrere dall'anno 2014»;