Interpretando le generali difficoltà di attuazione, tre Stati Membri hanno ottenuto il benestare della Commissione: aggiornamento dopo il 2018.
La Commissione Europea non abbia fretta di aggiornare l'elenco delle IAS (
Invasive Alien Species). Il rinvio è stato argomento del Consiglio Europeo del 5 marzo, nel corso del quale i Paesi promotori- Danimarca, Grecia e Lituania- hanno ringraziato la Commissione Europea "per aver preso in considerazione le numerose preoccupazioni degli Stati membri" e "per aver accettato di rinviare, dopo il 2018, l'aggiornamento dell'
elenco dell'Unione". Il maggior tempo accordato, dichiarano, consentirà di " assicurare un adeguato processo di aggiornamento e un'attuazione più efficiente del
Regolamento 1143/2014".Un
nota stampa del Consiglio riferisce anche che è stata la Danimarca a proporre l'approccio alla implementazione del regolamento europeo.
Danimarca, Grecia e Lituania "sostengono pienamente lo scopo del regolamento (UE) n. 1143/2014"- hanno dichiarato durante il Consiglio - , ma l'attuazione del regolamento "è onerosa per gli Stati membri e dovrebbe essere effettuata nel modo più efficiente in termini sia ambientali che di efficienza dei costi". I tre Paesi hanno quindi manifestato l'esigenza di spostare in sede politica la discussione sui principi di attuazione del regolamento, basandosi "sulle esperienze degli Stati membri". La salvaguardia della natura e della fauna selvatica in Europa- hanno fatto notare- "è una questione intrinsecamente transfrontaliera".
Scopo del Regolamento 1143/2014 è di prevenire l'introduzione e gestire la diffusione di specie esotiche invasive, concentrando l'elenco sulle specie che sono già ampiamente presenti nel territorio europeo. La proposta scaturita dal Consiglio del 5 marzo è di rivedere l'ordine delle priorità e di focalizzare l'elenco sulle specie che, al contrario, "non sono ancora ampiamente diffuse" e su quelle che- nello spirito del Regolamento- hanno il peggior impatto sulla biodiversità, sulle economie e sugli ecosistemi.
Infine, un aggiornamento troppo ravvicinato e frequente dell'elenco non consente di mettere a frutto le esperienze fatte e gli esiti dei controlli. Senza un congruo tempo, c'è il rischio- dichiarano- che gli Stati Membri mettano in campo strategie costose e inefficaci. Meglio, concludono, se la valutazione del rischio approntata dai vari Paesi può contare su una adeguata analisi scientifica, in un processo di implementazione "meno frettoloso".
Il
primo elenco europeo delle IAS è entrato in vigore il 3 agosto del 2016, il primo
aggiornamento è stato fatto un anno dopo.
Anche l'Italia è tenuta a stilare un elenco nazionale di IAS e ad adeguarsi al Regolamento 1143/2014: l'ha fatto con il decreto legislativo 230/2017, in vigore dal 14 febbraio 2018.
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Implementation of the Regulation on invasive alien species(Information from the Danish, Greek and Lithuanian delegations)