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BLOCCO RISCATTO: ESCLUDERE TUTTI I VETERINARI

BLOCCO RISCATTO: ESCLUDERE TUTTI I VETERINARI
Il congelamento del riscatto della laurea e del servizio militare ai fini del calcolo della pensione di anzianità non vale per le Casse di previdenza dei liberi professionisti. La misura interessa i medici veterinari che afferiscono all'INPDAP e che - per motivi di totalizzazione dei contributi o altre circostanze previdenziali - avessero riscattato presso l'INPS. ANMVI al relatore Azzolini (PDL): escludere tutti gli iscritti agli Ordini professionali.

Testualmente il comunicato di Governo recita: "Mantenimento dell'attuale regime già previsto per coloro che abbiano maturato quarant'anni di contributi con esclusione dei periodi relativi al percorso di laurea e al servizio militare che rimangono comunque utili ai fini del calcolo della pensione".

La decisione del vertice di maggioranza sul riscatto di laurea e del servizio militare non coinvolge le pensioni dei liberi professionisti. I comunicati e i commenti politici che ne sono seguiti non parlano infatti di allungare la vita lavorativa degli iscritti alle casse di previdenza privatizzate. Gli iscritti all'ENPAV continuano a fare riferimento alle norme introdotte dalla riforma e al Regolamento dell'Ente per il riscatto di laurea e di leva.

Il provvedimento interessa invece i medici veterinari che versano all'INPDAP e quei medici veterinari liberi professionisti che avessero riscattato gli anni di studio universitario e di leva presso l'INPS.

Il comunicato di Palazzo Chigi aggiunge che la traduzione dell'intesa politica in norme è affidata agli emendamenti alla manovra che verranno presentati dal relatore di maggioranza, Antonio Azzollini (Pdl) al quale l'ANMVI ha indirizzato una nota per chiedere l'espressa esclusione dall'eventuale provvedimento di tutti i contribuenti iscritti ad Albi e Ordini professionali. Il relatore Azzolini ha infatti annunciato una «norma transitoria» che prevede delle esclusioni, ad esempio per chi per escludere dalle nuove regole chi ha già presentato la domanda di riscatto.

Per il presidente FNOVI si tratta di "Un'azione irresponsabile! Il provvedimento colpisce soprattutto noi; siamo di fronte ad una modifica in corsa del provvedimento precedente, iniqua anche in considerazione delle ingenti somme versate dai medici veterinari all'INPDAP o all'INPS per riscattare ai fini pensionistici questi periodi. Un provvedimento che colpisce chi studia, che svaluta le professioni intellettuali, che compensa eliminandolo il contributo di solidarietà per i titolari di redditi superiori a 90.000 euro non pubblici dipendenti (un contributo, come è noto, già in essere per i dirigenti veterinari pubblici)".

Il SIVEMP ha diffuso una nota invitando i veterinari pubblici alla mobilitazione generale: lo stato di agitazione ormai "è acqua fresca".

 

Allegati
pdf NOTA DELLA SEGRETERIA NAZIONALE DEL SIVEMP.pdf