Il Ministro delle Politiche Agricole Saverio Romano ha firmato il decreto "Coordinamento delle disposizioni attuative della Direttiva 2004/41/CE con la normativa vigente in materia di alimenti e mangimi e con i regolamenti
(CE) nn. 178/2002, 852/2004, 853/2004, 854/2004, 882/2004 e 183/2005".
Il decreto disciplina l'apposizione in etichetta dell'indicazione dell'origine per i prodotti alimentari. I prodotti interessati dal provvedimento - che verrà subito notificato all'Unione europea - sono l'olio di oliva, le carni bovine e avicole, il miele, il latte fresco e la passata di pomodoro.
"Con questo provvedimento - ha spiegato il Ministro - si garantisce il rispetto della volontà del Legislatore nazionale e comunitario che, per molteplici prodotti alimentari, prevede l'obbligo di informare il consumatore sull'origine del prodotto stesso".
"Questo decreto metterà tutti i consumatori nelle condizioni di sapere quello che comprano. Almeno per quanto riguarda i prodotti per i quali è già obbligatoria l'indicazione d'origine in etichetta. È stato uno dei primi impegni che ho preso quando ho assunto l'incarico di Ministro e sono fiero di aver portato a casa questo risultato".
REQUISITI MINIMI DI RINTRACCIABILITÀ DA SODDISFARE- Fermo restando l'applicazione di disposizioni specifiche in materia di rintracciabilità, gli operatori del settore alimentare devono conservare le seguenti informazioni:
a. nome, indirizzo del fornitore e identificazione del materiali e dei prodotti forniti;
b. nome, indirizzo del cliente, diverso dal consumatore finale, e Identificazione del prodotti consegnati;
c. data della transazione o della consegna;
d. volume, se del caso, o quantità dei materiali e del prodotti forniti.
Nel caso in cui sia conservata la stampa del registri di rintracciabilità, questi devono riportare già la data e l'ora dilla consegna, nonché il nome e l'indirizzo del fornitore e del cliente. In caso contrario, deve essere specificamente registrata la data, nonché l'ora se viene effettuata più di un'erogazione o di una consegna in un determinato giorno. Sebbene non sia obbligatorio, è altresì molto utile conservare i dettagli di qualsiasi numero di riferimento o di partita per consentire l'identificazione del prodotto.
"Con le nuove disposizioni - ha aggiunto - si cancella ogni possibile dubbio sulla necessità di apporre sulle confezioni indicazioni chiare e facilmente leggibili, dando la possibilità a tutti i consumatori di operare scelte pienamente consapevoli".
Il Ministro ha quindi evidenziato: "Insieme alla filiera, che ha condiviso il provvedimento a larghissima maggioranza, abbiamo ritenuto necessario un intervento normativo che introducesse criteri oggettivi per determinare la leggibilità di informazioni obbligatorie, che allo stato attuale sono talvolta celate a dispetto del diritto del consumatore ad una corretta informazione".
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