I Livelli essenziali di assistenza in otto Regioni sono erogati secondo gli standard ma in altre sei (tutte del Sud, Lazio escluso) lamentano inefficienze e disapplicazioni superiori al tollerabile. Così si legge nel rapporto che ieri il ministero della Salute ha pubblicato sul proprio sito (www.salute.gov.it) in ottemperanza all'intesa Stato-Regioni del 2005 e in vista degli stanziamenti che dovrà varare il Comitato permanente per la verifica dell'erogazione dei Lea.
Per le sue "pagelle" il dicastero ha fatto ricorso a un sistema di 21 indicatori ripartiti sulle singole voci dell'assistenza sanitaria: prevenzione, distrettuale, ospedaliera ed emergenza. Il documento riporta tabelle e grafici per ciascuno degli indicatori della verifica 2009, fra i quali: percentuale di allevamenti controllati per tbc bovina,percentuale di allevamenti controllati per brucellosi ovicaprina, bovina bufalina, percentuale di allevamenti controllati per allevamenti ovicaprini controllati (3%) per anagrafe ovicaprina, percentuale dei campioni analizzati su totale dei campioni programmati Piano Nazionale residui (farmaci e contaminanti negli alimenti di origine animale) - decreto legislativo 158/2006, percentuale di campionamenti effettuati sul totale dei programmati negli esercizi di commercializzazione e di ristorazione.
Quindi è stata disegnata una griglia di punteggi e ogni Regione ha ricevuto un punteggio in base alle performance registrate. Infine le somme sono state suddivise in tre classi: le amministrazioni che hanno ottenuto un punteggio superiore a 160 risultano di fatto adempienti su tutti i Lea; le Regioni con punteggio tra 130 e 160 risultano adempienti con interventi da varare per alcuni Livelli; infine, le amministrazioni con meno di 130 punti evidenziano una situazione critica.
Sulla base di tale griglia, il Ministero ha dunque "promosso" Emilia Romagna, Lombardia, Toscana, Marche, Piemonte, Umbria, Veneto e Liguria; rimandate invece Basilicata (insufficiente per l'alta percentuale di cesare), Sardegna (insufficiente su spesa farmaceutica e prevenzione) e Puglia (cesarei). Bocciate Molise (fuori parametro su assistenza residenziale e assistenza ospedaliera), Abruzzo (assistenza farmaceutica, assistenza agli anziani e hospice), Sicilia (assistenza territoriale e domiciliare degli anziani, spesa farmaceutica, assistenza ospedaliera), Campania (assistenza territoriale e ospedaliera), Lazio (assistenza ospedaliera e spesa farmaceutica) e Calabria (assistenza territoriale e ospedaliera).