• Utenti 11
  • Articoli pubblicati dal 4 novembre 2001: 31300

MANGIMI OGM, ASSALZOO CRITICA PROPOSTA DEL VENETO

MANGIMI OGM, ASSALZOO CRITICA PROPOSTA DEL VENETO
In Veneto, alcuni consiglieri della Lega Nord hanno proposto di escludere dai contributi regionali e dai marchi di qualità tutte le imprese che utilizzano mangimi in cui sono contenute materie prime derivate da piante geneticamente modificate". Secondo Assalzoo, la proposta è un"attacco mortale alla zootecnia regionale". Soia geneticamente modificata "fondamentale per la produzione nazionale di mangimi".

"Le materie prime di importazione, ed in particolar modo la soia geneticamente modificata, sono fondamentali per la produzione nazionale di mangimi. Senza i mangimi geneticamente modificati la zootecnia Veneta, come del resto quella italiana, è destinata a fermarsi". Lea Pallaroni, segretario generale Assalzoo, l'Associazione nazionale tra i produttori di alimenti zootecnici è critica nei confronti della proposta di legge presentata da alcuni consiglieri della Lega Nord della Regione Veneto, primo firmatario Nicola Finco.

Il progetto di legge definisce il prodotto OGM, legittimato solo in ambienti isolati ed autorizzati ai fini della ricerca scientifica. Vieta inoltre nell'intero territorio regionale la coltivazione, la produzione di beni agricoli o alimentari con componenti geneticamente modificati, e l'allevamento di capi con mangimi OGM. Le sanzioni in caso di contravvenzione andranno da 5.000 a 50.000 euro per chi viola il divieto di coltivazione, e da 2.000 a 15.000 per l'uso improprio del contrassegno regionale triennale di "prodotto non-OGM". "Il logo potrebbe emergere da un concorso di idee - suggerisce Finco - promosso negli istituti superiori, anche allo scopo di sensibilizzare sulla tematica gli studenti e quindi i più giovani. Questo progetto normativo arriva dopo l'approvazione della legge regionale sul Km Zero; per questo pensiamo anche a degli speciali corner nei supermercati dove le filiere e i Consorzi possano esporre e vendere i prodotti col logo OGM-free". Ai prodotti geneticamente modificati sarà vietato l'accesso a marchi di qualità regionali ma soprattutto ai finanziamenti e contributi pubblici. Organismo di controllo sarà il Comitato per la Tutela dall'impiego di OGM, formato da 5 esperti con finalità di verifica anche a campione attraverso analisi di laboratorio in capo a Veneto Agricoltura; quest'ultima promuoverà ricerche, anche attraverso un Piano Sementiero Regionale, sulle filiere no-OGM. La dotazione finanziaria prevista per la della Legge è di 110.000 mila euro per ciascun esercizio finanziario dal 2011 al 2013.La presenza che vieterebbe l'accesso ai contributi regionali e ai marchi regionali di qualità per tutte le imprese agroalimentari venete i cui criteri produttivi non corrispondano alle nuove norme sull'uso di ogm, impedendo di fatto anche alcune delle produzioni tipiche che si vogliono tutelare.

Per Assalzoo, si tratta di uno "sconcertante un approccio regionalistico su un tema vitale per l'economia del comparto-agroalimentare dei prodotti di origine animale". Giordano Veronesi, presidente onorario di Assalzoo parla di "attacco mortale alla zootecnia regionale" - Se questa norma avesse il via libera "si rischia di far chiudere buona parte della zootecnia dell'intera regione".

L'Associazione ricorda infine che in Veneto sono concentrate migliaia di aziende sia di allevamento che di trasformazione con attività legate alla zootecnia (bovini, suini, polli, conigli, uova, latte) per un valore di oltre due miliardi di euro. In Italia sono prodotti circa 14 milioni di tonnellate di mangime per alimentare gli animali allevati nel nostro Paese (avicoli, suini, bovini, conigli). Buona parte di questa produzione sarebbe a rischio senza l'importazione di proteine vegetali da Paesi come Brasile e Argentina in cui la quasi totalità della produzione di mais e soia è ogm.