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AMICOPETS E’ IN TUTTE LE REGIONI

AMICOPETS E’ IN TUTTE LE REGIONI
Prime rilevazioni sulle adesioni dei medici veterinari al portale www.amicopets.it e sulla diffusione della tessera sanitaria. Proprietari e veterinari registrati in tutte le Regioni. I dati rivelano che il criterio per le aspettative di adesione non può essere solo legato all'incidenza della popolazione canina. Subentrano fattori diversi: lo stimolo esterno che viene dai proprietari con tessera e il saper cogliere in AmicoPets un servizio per la clientela. AmicoPets come il fascicolo sanitario elettronico. La tessera sanitaria Amico Pets si è diffusa in tutto il Paese. In tutte le Regioni, nessuna esclusa, proprietari e veterinari hanno recepito il messaggio: digitalizzare i dati sanitari di base dei loro pet, cani e gatti in primis. Al 31 gennaio si contavano 755 medici veterinari aderenti, a fronte di numeri consistenti fra i proprietari, che saranno oggetto di prossima dettagliata elaborazione.

Volendo individuare nella proporzionalità pets-veterinari un possibile criterio per le aspettative di adesione al servizio AmicoPets, il dato dei professionisti registrati non riflette i comportamenti del territorio in fatto di distribuzione della popolazione animale e di propensione all'identificazione (anagrafe canina). Non desta meraviglia il fatto che la Regione più virtuosa verso AmicoPets sia la più popolosa e la più informatizzata: la Lombardia.


Il 28% dei veterinari che hanno aderito ad AmicoPets - il valore più alto in assoluto - si concentra nella Regione dove l'anagrafe regionale registra circa 940.000 cani, un dato sicuramente al di sotto della popolazione canina reale (del quale non si conosce nemmeno l'incidenza degli interventi di sterilizzazione). Ma la proporzionalità veterinari-popolazione canina non si conferma in tutte le regioni. Se è buona la risposta dei medici veterinari del Piemonte (l'11% del totale delle adesioni ad AmicoPets) e del Lazio (10%), in Emilia Romagna, il principio della proporzionalità (qui si trova la seconda Anagrafe per numero di identificazione) con il numero dei veterinari aderenti (8%) non tiene. Lo stesso vale per i veterinari della Toscana (7%) e del Veneto (6%) malgrado la forza territoriale delle strutture veterinarie e la consistente presenza di animali da compagnia. Sotto questa luce, i veterinari del Sud hanno mostrato maggiore interesse e apertura all'innovazione: in Sicilia, Campania e Puglia si trova complessivamente il 14% dei veterinari aderenti. È evidente che il criterio per le aspettative di adesione non può essere solo l'incidenza della popolazione canina (animale in generale), ma subentrano fattori diversi: lo stimolo esterno che viene dai proprietari con tessera e l'iniziativa motu proprio a cogliere in AmicoPets un servizio innovativo per la clientela.


La logica del servizio è semplice: archiviare in una banca dati unica i dati sanitari di base immessi dai medici veterinari curanti e permettere la lettura individuale della scheda-paziente. Se confrontiamo il profilo sanitario del "fascicolo elettronico" che il SSN metterà a disposizione dei pazienti umani, possiamo a buon diritto affermare che la tessera sanitaria di AmicoPets rappresenta un inconsapevole modello: dati del paziente, del medico curante, vaccinazioni, dati essenziali (valorizzabili o meno in cartella) come eventuali allergie e reazioni avverse ai farmaci. La filosofia che sottende la digitalizzazione del fascicolo elettronico è la stessa di AmicoPets: avere una fotografia dello stato di salute complessivo dei pazienti.

Il dettaglio delle adesioni è pubblicato su Professione Veterinaria n. 8 ( Speciale SCIVAC Milano).