Anunciando nuove disposizioni sull'attività di certificazione di esemplari vivi di animali, il Servizio Cites del Corpo Forestale dello Stato ha fornito chiarimenti sulle procedure per l'accertamento delle nascite in cattività e riproduzioni artificiali e sul rilascio di certificazioni con marcatura fotografica degli esemplari. I chiarimenti sono stati sollecitati da AISAD- Confesercenti.
In attesa di nuove disposizioni sull'attività di certificazione di esemplari vivi di animali, il Servizio Cites del Corpo Forestale dello Stato ha diffuso chiarimenti di fonte MinAmbiente sulle procedure per l'accertamento delle nascite in cattività e riproduzioni artificiali e sul rilascio di certificazioni con marcatura fotografica degli esemplari.
I chiarimenti diffusi dal Servizio CITES con la circolare dell'8 novembre 2010 erano stati sollecitati dall'Associazione italiana imprese settore animali domestici (AISAD- Confesercenti). L'intento del Servizio è di permettere una applicazione più uniforme delle disposizioni vigenti e di "dirimere alcune questioni inerenti in primis la marcatura degli esemplari e, collateralmente il rilascio delle certificazioni con marcatura fotografica per gli esemplari di testudo".
La circolare dettaglia chiarimenti su: la marcatura di esemplari di uccelli inclusi nell'Allegato B del Regolamento CE 338/1997 (non obbligatoria ma raccomandata), di vertebrati vivi delle specie incluse nell'Allegato A dello stesso Regolamento (obbligo da considerarsi vigente nell'ordinamento italianoe da indicare nel modello di denuncia di nascita) e la marcatura fotografica di esemplari di testudo spp (da rinnovare annualmente, senza rilascio di nuovo certificato se l'esemplare è definitivamente marcato con chip) i certificati di spostamento altri adempimenti in capo al detentore di animali (il certificato deve seguire in originale gli animali) e i compiti dell'allevatore rispetto all'articolo 54 del Regolamento CE 865/2006 (ogni volta che un allevatore abbia prodotto una seconda generazione di esemplari, anche quelli di prima generazione della medesima specie potranno essere certificati come fonte "C").
AISAD Confesercenti invita gli allevatori "a marcare tutti i singoli soggetti, soprattutto di specie in All. B (in ALL. A è vincolante per legge) ed autoctona, non solo per motivi sportivi e sanitari, ma anche perché il marcaggio (anello COM-FOI o microchip) è il principale rivelatore che il soggetto marcato proviene da allevamento in cattività e non è un selvatico di cattura (proibita la cattura, la detenzione ed il commercio): è ciò che è richiesto dal Reg. (CE) n. 338/97, art. 8.5 precedentemente citato". AISAD ricorda inoltre "che spetta al detentore dimostrare la corretta acquisizione dei soggetti".