Alle Regioni e Province autonome è affidata la definizione delle modalità per garantire, da parte dei dirigenti veterinari, l'effettuazione delle prestazioni libero-professionali con gli adattamenti necessari in relazione alle tipologie dei destinatari e alle specifiche caratteristiche dell'attività.
Al fine di garantire nell'esercizio dell'attività libero-professionale dei dirigenti un corretto ed equilibrato rapporto tra attività istituzionale e attività libero-professionale, si prevede la definizione annuale dei volumi di attività istituzionale e la determinazione dei volumi di attività libero professionale complessivamente erogabili, che non possono superare quelli istituzionali.
L'affidamento a personale aziendale del servizio di prenotazione delle prestazioni libero-professionali andrà eseguito con modalità distinte rispetto a quelle istituzionali, al fine di permettere il controllo dei volumi delle prestazioni medesime.
La definizione delle tariffe per l'attività libero-professionale è realizzata d'intesa con i dirigenti interessati, previo accordo in sede di contrattazione collettiva integrativa, in modo che siano remunerative di tutti i costi sostenuti dalle aziende, ivi compresi quelli connessi alle attività di prenotazione e di riscossione degli onorari, ed evidenzino le voci relative ai compensi del libero professionista, dell'équipe, del personale di supporto, nonché i costi - pro quota - per l'ammortamento e la manutenzione delle apparecchiature.
Le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano, anche avvalendosi dell'Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, effettuano il monitoraggio e controllo dell'attività libero professionale, in modo da garantire che il suo svolgimento non vada a detrimento dell'attività istituzionale. I risultati di tale attività sono trasmessi all'Osservatorio nazionale sull'attività libero-professionale.
Le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano stabiliscono le modalità di verifica dello svolgimento dell'attività libero-professionale, al fine di rilevare il volume di attività dedicato all'attività istituzionale e all'attività libero-professionale, nonché dell'insorgenza di un conflitto di interessi o di situazioni che comunque implichino forme di concorrenza sleale definendo anche le eventuali relative misure sanzionatone.
Nell'ambito dell'attività di verifica sono istituiti appositi organismi paritetici con le organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative della dirigenza medica, veterinaria e sanitaria, anche con la partecipazione delle organizzazioni rappresentative degli utenti e di tutela dei diritti.
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