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COSTI STANDARD IN SANITA’, LA BOZZA DI DECRETO

COSTI STANDARD IN SANITA’, LA BOZZA DI DECRETO
"Costo standard" per un "fabbisogno sanitario standard". E' il valore di finanziamento del Servizio sanitario nazionale per l'erogazione dei livelli essenziali di assistenza "in condizioni di efficienza ed appropriatezza". Saranno tre le Regioni modello per i costi standard e saranno scelte dalla Conferenza Stato Regioni. Ecco la nuova bozza di decreto. Il valore di finanziamento del Servizio sanitario nazionale per l'erogazione, in condizioni di efficienza ed appropriatezze dei livelli essenziali di assistenza, "assume la natura di fabbisogno sanitario standard.

Quotidiano sanità ha pubblicato la nuova bozza di decreto sui costi standard in sanità in attuazione del federalismo fiscale, in attuazione del quale vengono indicati i seguenti livelli percentuali di
finanziamento della spesa sanitaria: a. 5% per l'assistenza sanitaria collettiva in ambiente di vita e di lavoro; b. 51% per l'assistenza distrettuale; c. 44% per l'assistenza ospedaliera.

Nell'ambito del fabbisogno nazionale sono fissati i fabbisogni sanitari standard regionali. Le Regioni modello per i costi standard sanitari saranno solo "tre" e saranno selezionate dalla Conferenza Stato Regioni su una rosa di "cinque" regioni più virtuose indicate dai ministeri della Salute e dell'Economia. Oltre all'equilibrio di bilancio, saranno considerati anche i livelli qualitativi e l'appropriatezza delle cure nell'erogazione dei Lea.

Il decreto sui costi standard sanitari è stato modificato includendovi un nuovo criterio per la individuazione delle regioni benchmarking sulle quali calcolare i costi standard. In fase di prima applicazione, a decorrere dall'anno 2013, la bozza di decreto del presidente della repubblica ritiene:

- di assumere quali regioni di riferimento (benchmark) per il calcolo dei costi e dei fabbisogni standard tre regioni, tra cui obbligatoriamente la prima, tra le migliori cinque regioni, individuate in base a criteri di qualità, appropriatezza ed efficienza, che abbiano garantito l'erogazione dei livelli essenziali di assistenza, in condizioni di efficienza e di appropriatezza, con le risorse ordinarie stabilite dalla vigente legislazione a livello nazionale, ivi comprese le entrate proprie regionali effettive e che siano risultate adempienti;

- di individuare per le regioni di riferimento i relativi costi a livello aggregato con riferimento ai tre macrolivelli di assistenza -assistenza collettiva, assistenza distrettuale e assistenza ospedaliera- al lordo della mobilità passiva e al netto della mobilità attiva extraregionale, della quota di spesa finanziata dalle maggiori entrate proprie rispetto alle entrate proprie considerate ai fini della determinazione del finanziamento nazionale, della quota di spesa che finanzia livelli di assistenza superiori ai livelli essenziali e delle quote di ammortamento.

 

Allegati
pdf IL DECRETO SUI COSTI STANDARD IN SANITA'.pdf