• Utenti 11
  • Articoli pubblicati dal 4 novembre 2001: 31396

+++ Le pubblicazioni riprenderanno con regolarità dopo la pausa estiva +++  

RANDAGISMO, ANMVI SCRIVE A RENATA POLVERINI

RANDAGISMO, ANMVI SCRIVE A RENATA POLVERINI
L'ANMVI ha scritto al Presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, e all'Assessorato alle Politiche Sociali chiedendo spiegazioni in merito all'iniziativa della Direzione Generale Politiche della Prevenzione e dell'Assistenza sanitaria: la Direzione ha scritto ai Comuni invitandoli a delegare alle Asl la gestione dei fondi del randagismo. ANMVI: iniziativa grave e arbitraria, la Regione chiarisca.

I Comuni passino la gestione dei fondi sul randagismo direttamente alle Asl. In sintesi, è questo il senso di una lettera della Regione Lazio, firmata dal dirigente dell'Area Sanità Veterinaria, Ugo Della Marta, e dal Direttore regionale Renato Calabretta, per la quale l'ANMVI ha chiesto spiegazioni al Presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, e all'Assessore regionale alle Politiche Sociali, Aldo Forte.

La nota della Direzione Generale Politiche della Prevenzione e dell'Assistenza sanitaria, inviata tutti i Comuni del territorio, all'ANCI Lazio e ai Direttori generali delle Asl risale al 19 maggio 2010 e alla scorsa Legislatura regionale. Nel testo si suggerisce di delegare alle Aziende Sanitarie la presentazione della domanda dei fondi destinati alla lotta al randagismo dalla Legge 281/91 "in nome e per conto del Comune stesso ed assicurino le prestazioni di sterilizzazione dei cani".

La lettera parla di "sinergie che evitino l'eccessiva polverizzazione delle poche risorse a disposizione e che annualmente vengono messe a bando con poco successo, a dire la verità, dalla Regione, come testimonial'esperienza di questi due anni".

Sull'iniziativa della Direzione, che l'ANMVI considera in contrasto con i dettami di legge nazionali e regionali in merito alle competenze e agli obblighi dei Comuni, è partita una lettera dell'ANMVI all'indirizzo dei vertici della Giunta laziale,  per chiedere chiarimenti su una iniziativa "grave e arbitraria" e un intervento ufficiale sulle decisioni della Regione sulla gestione di fondi derivanti dal riparto per il randagismo, fondi che l'ultimo riparto assegna alla Regione Lazio per 253.856,6 euro.

La nota dell'ANMVI conclude esprimendo preoccupazione e indignazione per come si sta affrontando la problematica del randagismo, "fingendo di non vedere che il massimo apporto all'anagrafe nazionale canina, per la quale le Regioni ricevono ciascuna 76.033,6 euro dal Ministero della Salute, sia ampiamente dovuto all'attività dei medici veterinari liberi professionisti" e lasciando invece libero agio a "fantasiose improvvisazioni tanto puntuali quanto le scadenze sul riparto dei finanziamenti, e che denotano una totale assenza di progettualità e coordinamento complessivi".

A FROSINONE STERILIZZAZIONI A 130 EURO

Allegati
pdf LA LETTERA AI COMUNI DELLA DIREZIONE REGIONALE.PDF