L'elenco riguarderebbe i nominativi (e i relativi recapiti e riferimenti provinciali) dei medici veterinari che hanno inviato la loro adesione al Ministero della Salute e alla Chemicals Laif, la farmaceutica produttrice del medicinale in sperimentazione clinica fino al 31 dicembre 2010.
La FNOVI ha sottolineato in più occasioni che la sperimentazione del prodotto affida un ruolo primario al medico veterinario, presso il quale è previsto lo stoccaggio del prodotto in sperimentazione in arrivo dalla ditta farmaceutica e tramite il quale sarà consegnato all'apicoltore.
Il veterinario raccoglierà le eventuali segnalazioni di possibili reazioni avverse o qualsiasi altra segnalazione da parte dell'apicoltore che ha in cura le api a mezzo dell'apposito modulo ministeriale di farmacovigilanza che farà recapitare ai referenti centri regionali di farmacovigilanza competenti per territorio ove ha sede l'azienda apistica e contestualmente al Ministero. Non rientra nelle competenze del veterinario libero professionista (che lavori per conto delle associazioni o dell'apicoltore/azienda apistica) la parte della sperimentazione che attiene alla raccolta dei dati sperimentali.
Il Ministero della Salute ribadisce che l'uso dell'acido ossalico, sostanza farmacologicamente attiva, priva come tale di regolare autorizzazione all'immissione in commercio, non può essere consentito per il trattamento della varroa. La normativa vigente prevede un uso in deroga di medicinali veterinari preparati estemporaneamente da un farmacista solo in mancanza di medicinali veterinari autorizzati. Allo stato attuale, l'unica modalità prevista per l'utilizzo è quella sperimentale, col prodotto API-BIOXAL.