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RANDAGISMO, UN COMMISSARIO PER LA VETERINARIA

RANDAGISMO, UN COMMISSARIO PER LA VETERINARIA
"Nelle Regioni commissariate non vedo altra soluzione che istituire una figura più specifica, quella del commissario per la veterinaria". La proposta è del Sottosegretario Martini: "Chi si occupa dei piani di rientro non ha capito che la medicina veterinaria fa parte al 100% della sanità pubblica". Intervento del Commissario dello Stato per la Regione Sicilia. Opuscolo del Ministero della Salute per chiarire chi fa cosa.

E' del Sottosegretario Francesca Martini, la proposta di istituire la figura del Commissario per la veterinaria nelle Regioni commissariate per risolvere il dilagare dei canili-lager specialmente al centro-sud.

"I canili lager- spiega il Sottosegretario al quotidiano La Padania- situati per la stragrande maggioranza nel centrosud, rappresentano una piaga del nostro Paese, tanto quanto la malasanità umana di cui sono diretta espressione. Anche i vari commissari e sub-commissari delle regioni che, oltretutto, hanno gravissimi buchi di bilancio si sono dimostrati assolutamente fallimentari. Per questo credo ci sia l'esigenza pressante di istituire dei veri e propri "commissari per la veterinaria". "Dobbiamo trovare soluzioni pratiche - spiega- ad un degrado che non è tollerabile in uno Stato civile. Nelle Regioni commissariate non vedo altra soluzione che istituire una figura più specifica, quella del commissario per la veterinaria».
«La filiera delle responsabilità e delle competenze è ampia, articolata. Sindaci, asl, regioni, e magistratura. Un cerchio che si chiude e che si cortocircuita troppo spesso. Perché? Perché, nonostante l'attività ispettiva che io stessa sollecito da parte del ministero e da parte della task force ministeriale, altro nuovo rivoluzionario strumento che inizia a muovere i suoi passi sul territorio con la collaborazione essenziale dei Nas, i nostri migliori alleati e punto di forza, dobbiamo fare i conti con un sistema di vera e propria omertà e malaffare".

Anche la magistratura quindi, "deve fare la sua parte, essere protagonista attiva in questo percorso di civiltà e di moralizzazione. E su questo si sta aprendo un significativo lavoro di dialogo e confronto che a Perugia, l'11 ottobre, avrà la sua prima uscita pubblica".

«La sentenza della Corte di Cassazione il 1° luglio scorso- conclude Francesca Martini- che sposta il reato di maltrattamento dall'oggetto, dalla res, dalla cosa, all'essere senziente, dice meglio di tante parole come stiano cambiando i tempi. È un passaggio culturale, epocale".

Intanto, il Commissario dello Stato per la Regione Siciliana, Michele Lepri Gallerano, ha impugnato davanti alla Corte Costituzionale l' articolo 5 del disegno di legge numero 336-338 sulla prevenzione del randagismo. La norma contestata è stata approvata dall' Ars il 5 agosto scorso e prevede la proroga da tre a dieci anni del termine per il rimborso delle anticipazioni di cassa a carico del bilancio regionale erogate ai Comuni. Secondo il commissario dello Stato, però, la legge non conterrebbe la necessaria quantificazione degli oneri finanziari derivanti, né l' indicazione delle risorse con cui farvi fronte, entrando così in contrasto con l' articolo 81 della Costituzione.

RANDAGISMO, COMPETENZE E RESPONSABILITA'

Allegati
pdf LA PADANIA, ARTICOLO DEL 7 SETTEMBRE 2010.pdf