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IDENTIFICAZIONE EQUIDI A CHE PUNTO SIAMO?

IDENTIFICAZIONE EQUIDI A CHE PUNTO SIAMO?
La Feeva ha pubblicato i primi risultati di un monitoraggio europeo sullo stato di applicazione del Regolamento 504/2008 ed in particolare sull'identificazione del cavallo nei vari Stati Membri. L'obiettivo dell'armonizzazione delle regole di identificazione è stato raggiunto? Il Regolamento 504/2008 si prefigge di armonizzare l'identificazione del cavallo in tutta Europa. Obiettivo raggiunto? La Feeva ha realizzato un monitoraggio europeo fra i vari Stati Membri per conoscere il rispettivo grado di implementazione della norma comunitaria ed ha reso noto i primi dati parziali della ricognizione.

Tredici i Paesi che hanno aderito alla consultazione, compresa l'Italia, nei quali è stata data attuazione al Regolamento comunitario, fatta eccezione per l'Irlanda che si appresta a disciplinare la materia nel corso del 2010.

I Paesi che hanno aderito alla consultazione sono: Austria, Danimarca, Finlandia, Germania, Irlanda, Italia, Latvia, Paesi Bassi, Norvegia, Svezia, Svizzera, Regno Unito.

Dai risultati espressi da questi Paesi in Europa è prevalente l'orientamento a non autorizzare metodi di identificazioni diversi dal microchip; ai sensi del Regolamento, all'identificazione è autorizzato in netta prevalenza il medico veterinario (fra gli altri soggetti autorizzati i tecnici, addetti al libro genealogico e autorità ufficiale). Nella maggior parte delle risposte risulta che il microchip contiene il codice unico identificativo del cavallo (UELN) e che lo Stato Membro si è dotato di una banca dati centralizzata per tutti i cavalli registrati. Nella stragrande maggioranza dei casi, il cavallo è registrato ai sensi della definizione di equide contenuta nel Regolamento 90/426/CE, dove per " equide registrato" si intende: qualsiasi equide registrato in conformità della definizione di cui alla direttiva 90/427/CEE (4), identificato per mezzo di un documento di identificazione rilasciato dall'autorità di allevamento o da qualsiasi altra competente autorità del paese di origine dell'equide, la quale tenga il libro genealogico o il registro della razza dell'equide o da qualsiasi associazione o organismo internazionale che gestisca cavalli per competizioni o corse".
Prevalente inoltre l'orientamento alla possibile sospensione del passaporto da parte delle autorità competenti in caso di situazioni epidemiche riconducibili a malattie soggette a notifica.

Il questionario è ancora aperto alla consultazione e la FEEVA incoraggia la partecipazione annotando che molte questioni restano aperte e che il punto cruciale del sistema di identificazione europeo rimane l'individuazione della figura che più di tutte può garantire il benessere del cavallo, promuovere la responsabilizzazione del proprietario, ottimizzare le terapie e assicurare la sicurezza alimentare.

ANAGRAFE EQUINA, IN VIGORE IL NUOVO DECRETO

Allegati
pdf FEEVA SURVEY TEMPORARY OUTCOMES.pdf