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UN ACCORDO CON LE REGIONI PER IL TARIFFARIO

UN ACCORDO CON LE REGIONI PER IL TARIFFARIO
L'ANMVI ha chiesto al Ministero della Salute di valutare iniziative per favorire l'adozione in tutte le Regioni del tariffario deontologico della FNOVI, ogni volta che le amministrazioni regionali si rivolgono ai veterinari liberi professionisti in regime di convenzione. L'ANMVI ha suggerito lo strumento dell'Accordo tra il Ministero della Salute e le Regioni. Cercasi veterinari per sterilizzare. Bandi al ribasso. Concorsi fantasiosi. Tavoli regionali di inutili trattative. Pretestuosi riferimenti alle liberalizzazioni. Mancata attuazione dell'ACN per la specialistica convenzionata.

Da tempo si avverte la necessità di disporre di un parametro economico di riferimento nella definizione degli impegni di spesa delle Regioni, per le prestazioni veterinarie rese nell'ambito del Servizio sanitario nazionale, o in rapporto convenzionale, e di disporre di uno strumento che dia garanzie di decoro professionale oltre che di rapida concertazione.

La soluzione è una sola e si chiama Studio indicativo dei compensi professionali del medico veterinario.

L'ANMVI ha chiesto al Ministero della Salute di valutare iniziative per favorire l'adozione in tutte le Regioni del tariffario della FNOVI ogni volta che le amministrazioni regionali ricorrono a convenzioni con i veterinari liberi professionisti. Farebbero eccezione le prestazioni erogate in applicazione dell'ACN per la specialistica convenzionata e da questo disciplinate.

L'ANMVI ha suggerito l'ipotesi di un Accordo tra il Ministero della Salute e le Regioni, in attuazione, come recita il dettato di Legge, "del principio di leale collaborazione" fra Stato e Regioni e "al fine di coordinare l'esercizio delle rispettive competenze e svolgere attività di interesse comune".

Elaborato fin dal 2006, con il parere favorevole del Consiglio Superiore di Sanità, lo Studio indicativo della FNOVI consente una determinazione dei compensi adeguata all'importanza della prestazione ed al decoro della professione e rappresenta un parametro valevole per il SSN.

Le liberalizzazioni che hanno abolito le tariffe minime riguardano solo le prestazioni rese sul libero mercato dei servizi professionali. La stessa Direzione Generale delle Risorse Umane e delle Professioni Sanitarie del Ministero della Salute ha chiarito che la Legge 248/06 ha inteso liberalizzare le sole attività svolte dai liberi professionisti in forma singola o associata.

Le Regioni e il Governo si impegnerebbero, ciascuno per le proprie competenze, a sollecitare le singole amministrazioni a promuovere l'applicazione del tariffario Fnovi e ad applicarlo per la determinazione degli onorari dovuti al medico veterinario autorizzato o incaricato, dal competente Assessorato, per l'erogazione di prestazioni previste dal Regolamento di Polizia Veterinaria, da ordinanze, deliberazioni e altri provvedimenti regionali e locali concernenti interventi di sanità animale per l'adempimento dei quali è previsto il coinvolgimento di medici veterinari liberi professionisti.

Deroghe al tariffario FNOVI potrebbero essere ammesse solo dopo aver sentito il parere degli Ordini Provinciali dei Medici Veterinari, ad esempio in caso di prestazioni aventi un eccezionale carattere socio-economico e d'urgenza.

La proposta dell'ANMVI è al vaglio dei competenti uffici ministeriali.