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OSPEDALE A PADOVA: NON FAREMO CONCORRENZA

OSPEDALE A PADOVA: NON FAREMO CONCORRENZA
I prezzi praticati dall'Ospedale Veterinario della Facoltà di Padova, inaugurato il 19 maggio, saranno più alti di quelli offerti dal mercato. Il Professor Isola: "Non vogliamo entrare in concorrenza con gli altri veterinari. Lo spirito è quello di collaborazione, perché la nostra deve essere soprattutto un'esperienza di studio, di ricerca e di didattica". La realizzazione dell'ospedale veterinario inaugurato il 19 maggio scorso fa fare un ulteriore salto in avanti alla facoltà di Veterinaria di Padova. «Ci sono voluti dieci anni per completare l'opera - ha evidenziato il preside Massimo Castagnaro - ma ora questa struttura ci pone a tutti gli effetti ai primi posti d'Europa ».

Secondo le stime iniziali l'ospedale potrebbe trattare oltre 3.500 casi all'anno: una cifra che tuttavia rischia di essere presto aggiornata per eccesso. Anche perché il nuovo «Ospedale veterinario», oltre agli ambulatori della sede centrale di Agripolis, potrà contare pure su tre unità didattiche mobili. Tre furgoncini attrezzati di tutto punto, che serviranno per effettuare operazioni in esterna.

I prezzi praticati dall'Ospedale Veterinario della Facoltà di Padova, inaugurato il 19 maggio saranno più alti di quelli offerti dal mercato. Alcuni esempi: Una visita ordinaria per piccoli animali costa 35 euro, mentre una degenza giornaliera per un cane di grossa taglia viene 50 euro. E le tariffe salgono ovviamente a seconda del tipo di intervento: una terapia intensiva per cani costa 120 euro al giorno; l'ecografia per un cavallo 165; un allineamento dei segmenti ossei addirittura 1.224 (come l'operazione di chirurgia spinale).

La scelta di far pagare un po' di più le prestazioni dei docenti e degli studenti di Veterinaria è comunque studiata. «Non vogliamo entrare in concorrenza con gli altri veterinari - ha precisato il professor Maurizio Isola, Direttore della struttura. "Lo spirito - dichiara- è quello di collaborazione, perché la nostra dev'essere soprattutto un'esperienza di studio, di ricerca e di didattica. Questa iniziativa servirà proprio per migliorare la qualità didattica e le conoscenze dei nostri studenti, che avranno la possibilità di mettere subito le mani in pasta. Un'occasione che non è concessa a tutti».

Nell'ospedale lavoreranno 31 docenti strutturati, provenienti dai quattro dipartimenti della Facoltà e 4 professori a contratto. Cioè medici veterinari, specificamente regolarizzati dall'Ateneo, che garantiranno la funzionalità del pronto soccorso nei giorni festivi e nelle notti. Ma, a turno, al fianco dei professori, ci saranno anche gli studenti, che presteranno servizio come tirocinanti. (fonte: corrieredelveneto.it)