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FRIULI, NO ALLE AUTOCERTIFICAZIONI DEI NEGOZIANTI

FRIULI, NO ALLE AUTOCERTIFICAZIONI DEI NEGOZIANTI
Sul Disegno di legge regionale per il riordino del settore veterinario l'Ordine dei Veterinari di Udine ha chiesto un coinvolgimento per discutere i punti più controversi, fra cui le guardie giurate zoofile e le ronde animaliste. Respinta l'ipotesi che le vaccinazioni e la provenienza dei cani vengano autocertificate dai commercianti. Il Disegno di legge regionale Norme per la tutela degli animali da compagnia ha generato forti dubbi e perplessità sollevati dall'Ordine dei Veterinari della Provincia di Udine, in particolare, in merito alle preannunciate ‘guardie giurate zoofile' e ronde animaliste.

Il presidente dell'Ordine di Udine, Renato Del Savio,  considera "azzardata" la proposta, ponendo sul terreno alcuni quesiti: "Chi dovrebbe attestare la sensibilità zoofila? Come certificare la conoscenza sul campo? Con che titolo comminerebbero le fantomatiche sanzioni?". Questioni che "fanno trapelare la boutade dell'iniziativa".

I contenuti del disegno di legge dei consiglieri regionali Novelli, Dal Mas e Venier Romano, sono stati analizzati dal presidente e dal vicepresidente, Stefano Brisinello, responsabile veterinario dell'Ass 4.

Pur plaudendo all'iniziativa di legge, l'Ordine rileva alcune osservazioni che dovranno essere oggetto di un incontro chiesto dalla categoria ai politici regionali, per dare la meritata dignità che una società civile e moderna deve riconoscere agli animali.


Ferma contrarietà sull'ipotesi contenuta nel testo di legge secondo cui le vaccinazioni e la provenienza dei cani vengano autocertificate dai commercianti. "E' un grave errore, anche perché gli aspetti sanitari devono essere certificati esclusivamente da un medico veterinario; mentre per la provenienza basta introdurre per legge l'obbligo del passaporto per portare trasparenza e chiarezza e contrastare il diffusissimo fenomeno dei traffici clandestini e degli altrettanti rifornimenti illeciti alla rete vendita degli animali da affezione, soprattutto cani".

Relativamente al capitolo sulle colone feline trattato nel testo di legge, l'Ordine espone la sua posizione: "La responsabilità dei censimenti delle colonie deve restare ancorata saldamente alle Aziende sanitarie e non essere trasferita ai Comuni che potrebbero anche, come già succede, evitare i censimenti. E su questi punti si devono chiarire anche le modalità delle convezioni con i veterinari". Alla luce di queste osservazioni, l'Ordine chiede l'apertura di un tavolo di trattativa con la Regione.

La proposta di Legge Novelli vede un altro progetto di legge concorrente sulla materia, di cui è primo firmatario il consigliere Federico Razzini.

 

Allegati
pdf IL TESTO DELLA PROPOSTA DI LEGGE.pdf
pdf PROPOSTA DI LEGGE RAZZINI.pdf