La FNOVI ha già fatto sapere quali sono le sue priorità di riforma: "Temi come il ripristino di un tariffario minimo sono determinanti per la nostra professione- ha dichiarato il Presidente Gaetano Penocchio. "Siamo arrivati al paradosso che il nostro compenso non può essere inferiore al costo di un vaccino". Quanto alla pubblicità sanitaria, Penocchio dichiara: " Non può essere che regolamentata e non liberalizzata".
Dopo l'entrata in vigore della Legge Bersani, la FNOVI ha redatto, con l'approvazione del Consiglio Superiore di Sanità, lo Studio indicativo dei compensi professionali con valore deontologico, ma non più inderogabile. Lo Studio è vincolante solo per le prestazioni rese nell'ambito del SSN. Quanto alle liberalizzazioni della pubblicità, la FNOVI ha emanato un regolamento specifico per la pubblicità sanitaria con valore deontologico.
Il Ministro della Giustizia Angelino Alfano è stato il primo esponente del Governo a parlare esplicitamente di "cancellazione della Legge Bersani" e di un regime tariffario comprensibile e trasparente per l'utenza ma non punitivo per le professioni. Spetta al Guardasigilli trovare il punto di equilibrio giuridico fra le ragioni del Garante della Concorrenza e le posizioni dell'Europa molto meno convinta che le tariffe minime sanitarie infrangano il Trattato europeo.
Sulla presunta violazione delle norme europee della concorrenza, nel maggio del 2006 l'Antitrust ha avviato una istruttoria nei confronti dell'Ordine dei Veterinari di Torino e della FNOVI.
Nell'agosto dello stesso anno, entravano in vigore le liberalizzazioni dei servizi professionali.