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ALFANO: TARIFFE SEMPLICI PER I CITTADINI

ALFANO: TARIFFE SEMPLICI PER I CITTADINI
"Occorrono tariffe semplici, eque comprensibili ai cittadini e chiare". Il Ministro della Giustizia Ministro Alfano anticipa i contenuti della sua "controriforma". E' necessario, dice il Guardasigilli, conciliare il desiderio di tariffe basse con la qualità, le esigenze del mercato e i vincoli posti dall'Europa". Confprofessioni: bene, ma l'emergenza adesso è la crisi. Il 15 aprile il Ministro della Giustizia Angelino Alfano incontrerà gli Ordini professionali per avviare una controriforma delle professioni: la cancellazione delle norme introdotte nel 2004 dall'allora Ministro Pierluigi Bersani. L'Autorità Antitrust, Antonio Catricalà, parla di "passo indietro" e definisce le tariffe "un labirinto dove solo i professionisti possono orientarsi.

Invece per il Guardasigilli le tariffe vanno ripristinate, ma "occorrono tariffe semplici, eque, comprensibili ai cittadini e chiare". Intervistato dal Sole 24 Ore, il Ministro anticipa i contenuti dell'incontro della prossima settimana con gli Ordini e spiega: "Lavoreremo per trovare tutti insieme il punto di equilibrio. La questione è un'altra: non si può confondere un'asserita tutela nei confronti dei cittadini con una punizione nei confronti dei professionisti. Vogliamo eliminare i risultati paradossali che si sono verificati con la riforma Bersani che non ha portato benefici e che ha creato un problema di qualità della prestazione. E' necessario conciliare il desiderio di tariffe basse con la qualità, le esigenze del mercato e i vincoli posti dall'Europa".

Confprofessioni accoglie con grande interesse l'iniziativa del ministro della Giustizia, Angelino Alfano", ha commentato il presidente di Confprofessioni, Gaetano Stella. "Assieme a prestazioni efficaci, semplici e trasparenti il ripristino delle tariffe minime, annunciato dal ministro Alfano può essere un primo passo di equità verso i cittadini, prima ancora che verso i professionisti. Ben altre sono infatti le misure che attendono i professionisti, soprattutto i più giovani, alle prese con una crisi drammatica senza precedenti". "Un serio processo di riforma del sistema delle professioni non può prescindere infatti da interventi strutturali che possano garantire ai liberi professionisti di competere sul mercato" ha aggiunto Stella. "Non pensiamo tanto alle tariffe, ma ai tempi di incasso delle prestazioni professionali che nel settore pubblico si sono dilatati oltre i 90-120 giorni, mentre nel settore privato c'è un'assoluta mancanza di liquidità. Occorre quindi intervenire per individuare strumenti normativi che possano assicurare l'esigibilità dei crediti da parte dei professionisti e, al tempo stesso, stabilire con chiarezza la natura giuridica della prestazione".

All'incontro con le professioni si parlerà anche di società di professionisti e di formazione. Il Governo intende varare la riforma delle professioni entro il 2013 ed emanare lo Statuto dei professionisti. "ci sembra un tempo ragionevole- chiosa Alfano- per una riforma attesa da decenni.