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RABBIA, ANMVI: VACCINAZIONE PER I VETERINARI

RABBIA, ANMVI: VACCINAZIONE PER I VETERINARI
Interpretando le preoccupazioni manifestate dai Colleghi operanti sul territorio, l'ANMVI ha chiesto al Ministero della Salute quali valutazioni siano in corso rispetto all'opportunità di interventi di prevenzione vaccinale nei confronti del personale medico veterinario, dipendente e privato, impegnato nelle azioni di monitoraggio, controllo e profilassi. L'ANMVI ha scritto alla Direzione Generale della Sanità Animale e del Farmaco Veterinario per conoscere le valutazioni del Ministero della Salute rispetto alla evoluzione epidemiologica della rabbia silvestre nel Nord Est.

In particolare, interpretando le preoccupazioni manifestate dai Colleghi operanti sul territorio, l'Associazione ha chiesto di sapere se il Ministero della Salute stia valutando, anche in collaborazione delle autorità regionali competenti, l'opportunità di interventi di prevenzione vaccinale nei confronti del personale medico veterinario, dipendente e privato, impegnato nelle azioni di monitoraggio, controllo e profilassi.

Sulla base dei dati forniti dal Centro di Referenza della Rabbia presso l'IZSVE e del primo caso di infezione in un gatto ritrovato morto in provincia di Belluno, l'ANMVI ha inoltre espresso preoccupazione per l'espansione della malattia e assicurato che l'esigenza di intensificare la comunicazione rivolta ai medici veterinari da parte delle Autorità Sanitarie risponde alla volontà della Categoria di predisporsi alla più efficace collaborazione.