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SIVAR, LA RIVOLUZIONE DEL SEME SESSATO

SIVAR, LA RIVOLUZIONE DEL SEME SESSATO
Alla 64° edizione della Fiera Internazionale del Bovino da Latte, la Sivar sarà presente con il consueto appuntamento scientifico. Quest'anno la Società Italiana dei Veterinari per Animali da Reddito tratterà di una nuova tecnologia riproduttiva che rivoluzionerà la selezione in allevamento.

Seme sessato:dalla teoria alla realtà. La veterinaria italiana sta assistendo agli albori di una nuova frontiera tecnologica, paragonabile per impatto ed importanza alla fecondazione artificiale.

La Sivar vi dedica una sessione di approfondimento scientifico domani, in occasione della 64° edizione della Fiera internazionale del bovino da latte di Cremona. L'aumento della frequenza del turnover delle bovine da latte e la diminuzione della longevità rende desiderabile un sistema alternativo della gestione dell'aumento del tasso di rimonta. Un modo per aumentare il numero delle manze disponibili è l'utilizzo del seme sessato. Questa efficiente tecnologia può produrre oggi il 90% di vitelli di sesso femminile per l'industria del bovino da latte.


Si tratta di una imminente rivoluzione per la selezione in allevamento che, come tutte le grandi innovazioni, presenta problematiche ancora a esplorare, sotto il profilo della fertilità, dei costi e delle tecniche di selezione. Tuttavia, l'allevamento del bovino da latte sta andando incontro ad una nuova frontiera nella riproduzione che avrà importanti ripercussioni anche sul lavoro del medico veterinario aziendale.
Con il contributo di relatori stranieri si parlerà dello sviluppo del seme sessato negli anni e della gestione economica del seme sessato, ad iniziare dal momento dell'inseminazione sino a concludersi nei 300 giorni successivi alla nascita di un vitello.


Altro tema caldo della filiera, che domani sarà affrontato dalla Sivar, è il latte crudo. I relatori risponderanno alla domanda che fa da titolo al seminario scientifico: Il latte crudo: un valore o un pericolo? La vendita diretta del latte crudo ha rappresentato la maggior novità nel settore lattiero-caseario degli ultimi anni. A livello nazionale nel 2008 è stata assunta la decisione di definire alcune specifiche indicazioni per questa attività produttiva tra le quali l'obbligo di esporre presso i distributori l'indicazione relativa alla necessità di "portare a bollitura" il prodotto prima di consumarlo.