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LA ASL DI ASTI RISPONDE ALL’ANMVI

LA ASL DI ASTI RISPONDE ALL’ANMVI
Il Direttore generale della Asl di Asti, Luigi Robino, ha risposto all'Anmvi che ha criticato il progetto di assistenza zooiatrica gratuita. Il dirigente manifesta " la disponibilità dell'Asl a entrare nel merito del progetto con l'ANMVI, avviando con le strutture private un periodo di sperimentazione con erogazione delle prestazioni a costi agevolati". Il Direttore Generale dell'Asl AT, Luigi Robino, ha inviato oggi una nota al Presidente Anmvi Sandro Barbacini, sul programma di assistenza zooiatrica presentato dalla Azienda Sanitaria Locale di Asti. "Prendo atto con soddisfazione - scrive Robino - della Sua richiesta all'Asl AT, in qualità di presidente dell'ANMVI, di affidare in convenzione alle strutture private la gestione del progetto di assistenza zooiatrica gratuita agli animali da compagnia di proprietà di soggetti ultra65enni. Progetto che l'Asl AT ha pensato nella certezza che il benessere degli animali non può che avere effetti positivi sul benessere dei loro anziani proprietari. Dunque un'iniziativa importante dalla doppia valenza: anzitutto sanitaria e poi anche sociale".

"Sono soddisfatto - aggiunge il Direttore Generale- che la nostra iniziativa, alla quale le strutture private non avevano finora pensato, diventi di interesse per le stesse. Le manifesto dunque la disponibilità dell'Asl a entrare nel merito del progetto con l'ANMVI, avviando con le strutture private un periodo di sperimentazione con erogazione delle prestazioni a costi agevolati, condizione essenziale per la riuscita dell'iniziativa, in considerazione della particolare utenza (anziani over 65) a cui si rivolge".

Nella nota inviata nei giorni scorsi anche alla Presidente della Regione Mercedes Bresso e all'Assessore regionale alla sanità Eleonora Artesio, l'Anmvi scriveva "L'iniziativa, lodevole in apparenza per le finalità che vorrebbe prefiggersi, diventa in realtà un vero spreco di denaro pubblico nel suo sistema applicativo. Intanto, sarebbe giusto fare una selezione dei beneficiari sulla base del loro reddito, ma soprattutto che senso ha distogliere personale medico veterinario dalle sue funzioni istituzionali di controllo, creare una struttura specifica, acquistare attrezzature, ecc. per fornire questo servizio quando sarebbe stato raggiunto lo stesso obiettivo con una convenzione con le numerose strutture private?".