Il Ministero della salute ha pubblicato il monitoraggio delle attività di accreditamento effettuate dalla Commissione Nazionale per la Formazione Continua dal 1° Luglio 2008 al 31 dicembre 2008.
Dal documento emerge un "rallentamento delle procedure informatiche e un conseguente aggravamento di tutte le attività". I dati raccolti nel secondo semestre 2008 "mostrano un leggero decremento degli accreditamenti se comparati al 2007 ed ancor di più agli anni precedenti. Il fenomeno è in parte ascrivibile al malfunzionamento dei server del Ministero della Salute che per circa due mesi nel periodo estivo (da fine luglio a fine settembre ha reso quasi del tutto inutilizzabile il sito internet Ecm".
La comparazione dei dati del primo e del secondo semestre del 2008 mostra una "sostanziale flessione sia di accreditamenti sia di partecipanti effettivi", ad eccezione della sola Emilia Romagna. Il numero di accreditamenti per veterinari è risultato di 922 edizioni ( nello stesso periodo i medici chirurghi hanno avuto 9.501 edizioni), con una partecipazione attesa dai provider di complessivi 89.023 partecipanti e una media di 8 crediti. Ma sono i farmacisti, secondo il rapporto, gli operatori sanitari più attivi e partecipi del sistema Ecm. Da migliorare invece la partecipazione degli infermieri, che appare "alquanto modesta".
Le Regioni, particolarmente quelle del nord Italia si distinguono nell'offerta di progetti formativi aziendali (Pfa), vale a dire quelli rivolti ai solo dipendenti e convenzionati. Nella seconda metà del 2009, i Pfa sono risultati in aumento in Basilicata, Lazio, Calabria e Sicilia, sono invece diminuiti in Piemonte, Liguria e Sardegna, Regioni - queste ultime- che nel loro sistema formativo non hanno interessato nel sistema di accreditamento il settore privato degli organizzatori (settore che rappresenta la maggioranza nel caso di eventi residenziali sia a livello nazionale che locale).
La formazione residenziale invece è accreditata principalmente dalla Commissione nazionale Ecm e da quelle Regioni ( Lombardia e Veneto) e Province Autonome ( Trento) che adottano criteri in buona parte simili a quelli nazionali. Toscana, Emilia Romagna Umbria e Marche le Regioni coni criteri più restrittivi nell'accredito residenziale.
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