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LA REGIONE MARCHE APPLICA I LEAVET

LA REGIONE MARCHE APPLICA I LEAVET
La Regione Marche fa proprio il progetto Leavet dell'Anmvi. La Regione concederà ai Comuni contributi per incentivare la sterilizzazione dei cani di sesso femminile i cui proprietari appartengono a fasce sociali deboli. Anmvi: il progetto Leavet è una realtà.

"La Regione Marche adotta il progetto Leavet, ideato e promosso dall'Anmvi anni or sono, quando nessuno era disposto a scommettere che la strada da intraprendere era quella dei livelli essenziali di assistenza veterinaria erogati dai veterinari privati. Il Leavet sono oggi una realtà".

Lo dichiara Carlo Scotti, Presidente Senior dell'Anmvi, alla notizia della delibera adottata dalla Regione Marche per il controllo delle nascite nei cani di proprietà di particolari categorie sociali. La delibera è in corso di pubblicazione sul Bollettino regionale.

Il progetto biennale (2009-2010) concederà ai Comuni contributi per incentivare la sterilizzazione dei cani di sesso femminile i cui proprietari appartengono a fasce sociali deboli: titolari di pensione minima o pensione sociale; possessori di un reddito annuo lordo non superiore a 15 mila euro; disoccupati o non occupati.

"Dopo anni di impegno della dirigenza regionale e nazionale - continua Scotti- i risultati sono arrivati, prima con le amministrazioni provinciali e adesso regionali. E' significativo- continua Scotti- che sia una Regione a tradurre in delibera attuativa il nostro progetto, dopo le esperienze di Comuni e Province. E' un risultato per il quale dobbiamo riconoscere il merito alla nostra dirigenza regionale per l'impegno e la determinazione. E' il segnale che le istituzioni hanno finalmente capito che questa è la giusta direzione".


Spiega l'Assessore Regionale alla Veterinaria, Almerino Mezzolani: "Per ridurre il randagismo è necessario anche agevolare economicamente i proprietari che appartengono a particolari categorie sociali". "Ogni giorno -- nascono numerosi cuccioli di cane. Una femmina che, per negligenza o incuria del proprietario, è libera di accoppiarsi, può avere fino a 20 cucciolate durante tutta la sua vita riproduttiva, rappresentando il bacino di reclutamento per cani potenzialmente randagi. Molti proprietari non sterilizzano i propri animali perché non hanno le informazioni adatte o si basano su luoghi comuni che non hanno riscontri scientifici. Fra tutte le motivazioni - continua Mezzolani - il costo dell'intervento è quello che, però, incide maggiormente, alimentando così il randagismo. Di conseguenza, per favorire le sterilizzazioni occorre incentivare economicamente i proprietari, specie coloro che appartengono a fasce socialmente deboli"

I fondi dedicati al progetto, 150mila Euro, provengono da risorse ministeriali con destinazione vincolata alla lotta al randagismo e verranno ripartiti tra i comuni, entro il prossimo mese di dicembre, in quantità proporzionale al numero dei cani iscritti all'anagrafe canina informatizzata regionale. In questo modo i comuni potranno contribuire in parte a sostenere il costo della sterilizzazione.

Al contempo gli Ordini dei medici veterinari delle province marchigiane si sono impegnati a garantire collaborazione e ad applicare una tariffa agevolata per l'intervento.

L'obiettivo è diminuire il sovraffollamento dei canili ed il costo sociale per il mantenimento dei cani randagi; ridurre i danni provocati dal randagismo sia all'uomo (morsicature, incidenti, trasmissione di malattie) sia agli altri animali (aggressioni); aumentare il risparmio per la realizzazione di nuove strutture; migliorare il rapporto uomo/cane nell'ambiente urbano ed il controllo dell'igiene urbana.

Chi potrà accedere al contributo ??

I proprietari di cani di sesso femminile in regola con l'iscrizione all'anagrafe canina informatizzata regionale che appartengono ad almeno una delle seguenti categorie:

* titolari di pensione minima

* titolari di pensione sociale

* possessori di un reddito annuo lordo non superiore a 15 mila euro

* disoccupati o non occupati


Cosa fare per accedere al contributo ??

I proprietari interessati potranno presentare domanda di contributo al proprio Comune che, valutate le richieste ricevute, per quelle accolte invierà apposita comunicazione ai richiedenti.

Entro 30 giorni dal rilascio del modulo di accoglimento della domanda, il proprietario dovrà far sterilizzare il proprio animale da un veterinario a sua scelta tra quelli che hanno aderito al progetto. Orari e tempi dell'intervento saranno concordati tra utente e struttura veterinaria prescelta.

Il medico veterinario provvederà:

* alla verifica del microchip e dell' iscrizione del cane all'anagrafe canina regionale

* alla compilazione di una apposita scheda individuale con i dati del proprietario, i dati del cane con il numero di microchip, la data dell'intervento ed il codice identificativo assegnato dal comune di competenza.

* All'inserimento dell'operazione nel Sistema Informativo Veterinaria Alimenti

Il proprietario rilascerà al veterinario che ha eseguito la prestazione il modulo di concessione del contributo ricevuto dal comune e pagherà al professionista l'eventuale differenza tra la tariffa dell'intervento e il contributo concesso dal Comune.

L'amministrazione comunale provvederà al pagamento del corrispettivo spettante al professionista, con frequenza bimestrale, dietro presentazione di regolare fattura e/o ricevuta comprovante gli interventi effettuati.