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MANETTE A BRUNETTI: IL CASO IN PARLAMENTO

MANETTE A BRUNETTI: IL CASO IN PARLAMENTO
Sulle manette del Corpo Forestale al veterinario Brunetti e sulle modalità di trasferimento degli animali, l'On Gianni Mancuso ha presentato un'interrogazione ai Ministri Zaia e Maroni. "Verificare se si sia effettivamente agito nell'interesse del benessere animale nel rifiutare la qualificata collaborazione dell'esperto dott. Leonardo Brunetti". Sulle vicende del 4 agosto, quando a Montecatini Terme il Corpo Forestale ha ammanettato il veterinario Leonardo Brunetti nelle azioni di sequestro degli animali del Circo Victor, è stata presentata una interrogazione parlamentare ai Ministri Zaia e Maroni.

L'iniziativa è dell'On Gianni Mancuso, che si è rivolto al Ministro delle Politiche Agricole e dell'Interno chiedendo azioni urgenti:

 

  • verificare che il personale del Corpo Forestale dello Stato abbia agito entro i limiti dei poteri attribuitigli dal vigente ordinamento
  • verificare che detto personale abbia agito con il rispetto dovuto al cittadino e professionista dott. Leonardo Brunetti.
  • verificare se detto personale abbia effettivamente agito nell'interesse del benessere animale nel rifiutare la qualificata collaborazione dell'esperto dott. Leonardo Brunetti.
  • revocare ogni procedimento a carico del dottor Leonardo Brunetti che, prove documentali fotografiche e filmate, documentano non aver fatto resistenza a pubblico ufficiale, bensì' offerto qualificata collaborazione
  • scongiurare per il futuro il verificarsi di episodi di incresciosa mancanza di rispetto nei confronti di un cittadino , di un professionista e, non da ultimo, del benessere degli animali oggetto di tutela.

Nel ricostruire i fatti, l'On Mancuso ricorda che il dottor Leonardo Brunetti, medico veterinario specialista in animali esotici, è il responsabile sanitario del circo, impegnato da mesi in azioni di miglioramento delle strutture di alloggio degli animali e delle condizioni sanitarie degli stessi, in collaborazione con la competente Asl. Qualificatosi in questa veste ("senza viceversa ottenere risposte alle richieste di essere informato delle azioni in corso") il veterinario "non ha ricevuto attenzione nemmeno alle sue pressanti richieste di accogliere la sua disponibilità a collaborare all'azione di prelevamento e spostamento degli animali".

Il dottor Brunetti, si legge nel testo dell'interrogazione, "ravvisava scorrette azioni di prelievo e manipolazione nei confronti degli esemplari oggetto di trasferimento; in seguito si è appreso che un pinguino trasferito presso l'acquario di Genova è morto poco dopo il trasferimento coatto".

Sulle condizioni degli animali trasferiti è intervenuto il Presidente della Sivae, Paolo Selleri, sottolineando la necessità che agli animali, a maggior ragione trattandosi di esemplari esotici e non convenzionali, sia garantita adeguata assistenza per scongiurare che l'azione giudiziaria comprometta la loro stessa sopravvivenza.

IL CFS AMMANETTA BRUNETTI (VIDEO)