E' nato pochi mesi fa il C.o.c., il Centro di Oncologia Comparata di Roma progetto comune del servizio veterinario dell'Asl di Roma, l'Università di Tor Vergata e l'Istituto Zooprofillattico Sperimentale di Lazio e Toscana (Izslt) con il patrocinio della Regione Lazio.
E' nato pochi mesi fa il
C.o.c., il Centro di Oncologia Comparata di Roma progetto comune del servizio veterinario dell'Asl di Roma, l'Università di Tor Vergata e l'Istituto Zooprofillattico Sperimentale di Lazio e Toscana (Izslt) con il patrocinio della Regione Lazio.
Uno dei principali obiettivi del C.o.c. è di creare una mappatura epidemiologica dei tumori di cani e gatti presenti sul territorio della capitale (da estendere poi a tutta Italia) per confrontarla con i dati relativi all'incidenza di queste malattie negli esseri umani.
Già negli anni ottanta l'Istituto Tumori di Genova, poi Istituto Nazionale per la Ricerca sul Cancro, grazie a una delle numerose intuizioni del suo di allora direttore scientifico e fondatore, Leonardo Santi, creava la divisione di Oncologia Comparata, dove numerosi giovanì veterinari si impegnavano nello studio delle neoplasie animali. Il progetto, poi esauritosi per mancanza di finanziamenti, era stato sviluppato anche con la collaborazione della SCIVAC.
Il secondo obiettivo del C.o.c. è la messa a punto di un vaccìno contro le recidive di particolari tumori della mammella. Cani e gatti sentinelle dei tumori dell'uomo: è da quest'intuizione scientifica che si sviluppa il futuro dell'oncologia comparata.
La disciplina dell'Oncologia Comparata, analizza i tumori spontanei degli animali in confronto a quelli dell'uomo. Lo studio di questi presenta diversi vantaggi rispetto a quello delle neoplasie insorte nei topolini da laboratorio in condizioni sperimentali, e si avvicinano maggiormente a quanto naturalmente si verifica nell'uomo.
Le patologie oncologiche che affliggono gli animali domestici, in particolare quelli compagnia, sono in un certo senso analoghe a quelle che colpiscono l'uomo. Tra questi si presentano infatti anche negli animali il linfoma non Hodgkin, il carcinoma della prostata e mammario, il carcinoma polmonare, il melanoma, il sarcoma dei tessuti molli e l'osteosarcoma.
I fattori che determinano l'insorgenza di queste neoplasie spontanee possono essere un modello per le corrispondenti forme dell'uomo. Gli animali domestici condividono con l'uomo l'esposizione ai fattori cancerogeni esterni legati all'ambiente, (tra cui il fumo!) agli agenti patogeni e all'alimentazione. Il comportamento biologico e molecolare delle neoplasie è comune all'animale e all'uomo, anche se la loro più breve vita fa sì che i tempi di progressione alla malattia avanzata e metastatica possono essere accelerati. Talvolta, una terapia data per salvare dal cancro un animale può essere trasferita all'uomo. Ad esempio, il trapianto di midollo sui cani affetti da linfoma veniva realizzata già più di trent'anni dai chirurghi veterinari, prima che fosse applicato correntemente nella medicina umana.
L'oncologia comparata migliora anche le nostre conoscenze sui determinanti genetici e familiari che portano allo sviluppo di queste malattie e ci permette di realizzare nuovi sistemi diagnostici e ad applicare recenti tecniche di studio basate sulla genetica molecolare.