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RANDAGISMO, RISPOSTE ALLE CRITICHE DEGLI ANIMALISTI

RANDAGISMO, RISPOSTE ALLE CRITICHE DEGLI ANIMALISTI
Animalisti Italiani, Lav, Enpa e Lega nazionale per la difesa del cane hanno inviato ad @nmvi Oggi una nota in cui criticano l'intervento dell'Ordine di Ragusa. La risposta del direttore editoriale Carlo Scotti, Presidente Senior Anmvi: commenti giusti ad una lettura sbagliata. Comunicato di precisazione dell'Ordine dei Veterinari di Ragusa.

Animalisti Italiani, Lav, Enpa e Lega nazionale per la difesa del cane hanno inviato ad @nmvi Oggi una nota in cui criticano l'intervento di ieri dell'Ordine di Ragusa. La pubblichiamo di seguito con la risposta del Direttore editoriale di @nmvi Oggi, Carlo Scotti, Presidente Senior Anmvi.

In allegato, il comunicato di precisazione dell'Ordine dei Veterinari di Ragusa.

 

Gentile Anmvioggi,

in merito alla recente tragica vicenda del ragusano che ha visto la morte di un bambino e alcuni feriti da morsi di cani vaganti, avevamo già letto alcune singolari prese di posizione del Dott. Giuseppe Licitra, presidente dell'Ordine provinciale dei medici veterinari di Ragusa, nonché Direttore Area Dipartimentale di Sanità Pubblica Veterinaria, secondo cui il Servizio Asl, di cui fa parte, non è un organo repressivo, dimenticando la potestà di irrogare sanzioni da parte del veterinario Asl sul territorio per il quale è competente.
In ogni caso Ministero, Regione Siciliana e Magistratura faranno chiarezza sulla vicenda specifica così come nella gestione della prevenzione del randagismo, sulla gestione dei fondi ricevuti o mai chiesti. Tutti sono al corrente dei primi avvisi di garanzia proprio rivolti a veterinari Asl. Siamo fiduciosi che finalmente emergeranno ruoli e responsabilità.
Ma quanto diffuso ora dal Dott.Licitra a nome dell'intero Ordine provinciale di Ragusa è davvero per alcune parti un autogol della classe medico-veterinaria locale e, per altre parti, una chiara e grave violazione del Codice Deontologico del medico veterinario che impegna anche lui "alla promozione del rispetto degli animali ed al loro benessere in quanto esseri senzienti".
Il dott. Licitra propone apertamente di riprendere dopo diciannove anni, le uccisioni dei cani randagi catturati e non reclamati da alcun proprietario (dimenticando che se non c'è un privato, ai sensi del Codice Civile ne è proprietario il Sindaco....). Riapriamo le camere a gas per i quattrozampe?
Inoltre scrive che "Il randagismo si amplifica grazie alla possibilità che questi cani hanno di alimentarsi adeguatamente grazie al cibo offerto volontariamente dalle persone (....) basterebbe che i nostri cittadini più incivili si ravvedessero e non gli offrissero cibo: il problema randagi si estinguerebbe senza alcun costo per la collettività".
E pensare che è stato scritto questo proprio negli stessi giorni in cui il TAR Puglia ha sospeso l'Ordinanza del Sindaco di Brindisi, emanata su irresponsabile richiesta della locale Asl veterinaria, di divieto di dar da mangiare a cani e gatti randagi, fra l'altro proprio perché "la mancanza di cibo può comportare un peggioramento delle condizioni degli animali, tale da determinare una perdita dell'abitudine del contatto con le persone ed una contestuale, specie con riferimento ai cani randagi, predisposizione ad aggregarsi in branco creando così un reale pericolo per la cittadinanza". I volontari andrebbero quindi quantomeno ringraziati!
Il Dott. Licitra auspica infine "quale unica referente sulle questioni riguardanti il rapporto uomo-animale" la figura del medico veterinario.
Riteniamo che tali miopi, pericolose e assolutiste posizioni siano lontani anni luce dalla strada intraprese da qualche anno dalla veterinaria italiana. Chiedere nel 2009 di essere "unica referente" vuol dire essere fuori dall'Europa.
Gianluca Felicetti Ilaria Ferri Carla Rocchi Laura Rossi
Presidente LAV Dir. Animalisti It. Presidente Enpa Presidente Lndc

La risposta del direttore editoriale Carlo Scotti, Presidente Senior Anmvi

La nota delle associazioni animaliste che pubblichiamo contiene puntualizzazioni condivisibili, ma che non vanno rivolte all'indirizzo del Presidente dell'Ordine dei Medici Veterinari di Ragusa, nonché Direttore della ASL 7 di Ragusa.

La nota divulgata ieri dall'Ordine non esprime infatti alcuna condivisione dell'abbattimento,né tantomeno auspica "camere a gas". I toni di condanna dell'abbandono, reato foriero di nuovo randagismo, fanno tutt'uno con la critica dell'Ordine ragusano verso un malinteso rapporto uomo animale che considera ancora il cane come un soggetto da abbandonare, da alimentare occasionalmente e da ridurre ad una esistenza priva di garanzie di sussistenza e di cure. Questo accade quando il randagismo e l'abbandono non sono adeguatamente percepiti e affrontati come un serio rischio per la sanità pubblica, di tutela dell'incolumità e come un problema di sanità e benessere animale. Su questo c'è una precisazione da parte del diretto interessato, il Dottor Licitra.

Non riteniamo affatto "miope" nè "pericolosa", né "assolutista" la giusta richiesta di dare un ruolo più importante alla professione veterinaria e, trattandosi di un problema di sanità pubblica e di sanità animale, di rivendicare l'unicità della competenza medico-sanitaria. "Miope" è stato semmai l'atteggiamento di chi non ha visto o non ha voluto vedere le soluzioni possibili a situazioni che oggi giustamente condannate come noi. Questo quotidiano ha pubblicato la proposta di un piano di intervento proposto dalle vostre sigle.

L'Anmvi pone un problema di trasparenza nella destinazione dei fondi, ancor prima che di ristrettezze finanziarie, e si aspetta un modello organizzativo fondato sull'intervento delle strutture veterinarie private in tutte le Regioni italiane che vogliano seriamente considerare il randagismo un fenomeno "a termine". Questo progetto si chiama Leavet e siamo molto contenti ed orgogliosi che vi siate sempre dichiarati favorevoli. Questa è la strada che vogliamo percorrere in tutte le Regioni e con tutti i soggetti che hanno un ruolo e una responsabilità di sanità e di civiltà.

Carlo Scotti
Direttore editoriale di @nmvi Oggi
Presidente Senior Anmvi

Allegati
pdf COMUNICATO DI PRECISAZIONE DELL' ORDINE DI RAGUSA.pdf