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CORTISONICI, ASL PARMA ABBATTE VITELLONI

CORTISONICI, ASL PARMA ABBATTE VITELLONI
Il Servizio Veterinario dell'Azienda USL di Parma ha abbattuto 14 vitelloni risultati oggetto di trattamento illecito con cortisonici utilizzati per incrementare in modo fraudolento la resa degli animali al macello, con possibili rischi per la salute del consumatore.

Quattordici vitelloni destinati al macello di un allevamento della provincia, che erano stati trattati con sostanze ormonali con possibili rischi per la salute del consumatore, sono stati abbattuti ieri dal Servizio Veterinario dell'Azienda Usl di Parma. Gli animali - spiega un comunicato dell'Ausl - erano stati trattati con cortisonici, utilizzati per incrementare in modo fraudolento la loro resa al macello. Tutti i capi abbattuti sono stati distrutti a spese dell'allevamento, che e' stato inoltre oggetto di sanzioni amministrative per l'suo improprio delle sostanze farmacologiche. L'abbattimento era stato disposto con ordinanza del sindaco del comune di residenza dell'allevamento, su proposta del Servizio veterinario dell'Ausl di Parma, a tutela della salute pubblica.

La scoperta della frode - spiega ancora il comunicato - e' il risultato dell'attivita' di campionamento mirato programmata dal Servizio Veterinario della Regione Emilia-Romagna ed espletata dal Servizio Veterinario dell'Ausl di Parma nell'ambito del Piano Nazionale Residui 2008, un piano di controllo nazionale disposto annualmente dal Ministero del Lavoro della Salute e Politiche Sociali, sulla base della normativa della Ue, per rilevare la presenza di sostanze farmacologiche vietate, inquinanti ambientali o residui di farmaci, fuori dai limiti legali, negli alimenti di origine animale e negli animali d'allevamento, in tutta Italia. Nell'ambito del piano il Servizio Veterinario dell'Ausl di Parma ha effettuato, nel 2008, 433 campionamenti nei macelli di bovini e suini (dove sono stati macellati 1.115.000 capi), e 106 campionamenti di materiale biologico negli allevamenti di bovini, suini, avicoli e api, relativi a un patrimonio zootecnico di circa 2.600 allevamenti. Le irregolarita' rilevate ammontano allo 0,9% del totale dei campioni, un dato che indica l'esistenza di un buon livello di sicurezza per i consumatori in Emilia-Romagna. (ANSA).