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IL MALTRATTAMENTO ANIMALE NON E’ UN REATO MINORE

IL  MALTRATTAMENTO ANIMALE NON E’ UN  REATO MINORE
La Procura di Milano cambia strategia nel perseguire il reato di maltrattamento animale. I fascicoli delle denunce non verranno più evasi come "affari semplici", ma considerati alla stregua dei reati penali maggiori. Il Procuratore Capo Minale invita i magistrati a non "sottovalutare" la materia.

I responsabili di maltrattamento animale vanno perseguiti allo stesso livello di severità di chi sbaglia un intervento chirurgico, sfrutta un lavoratore in nero oppure commercializza prodotti alimentari senza i dovuti controlli.


Il Procuratore Capo di Milano, Manlio Minale, ha inviato a tutti i suoi sostituti una circolare informandoli che le fattispecie penali del maltrattamento animale dovranno essere prese in seria considerazione al pari di altre violazioni del codice penale. "Detta materia- è scritto nella circolare- può trovare idonea collocazione nell'ambito del VI dipartimento". In altre parole, a non "sottovalutare" questo reato.

Negli ultimi mese le denunce che arrivano in procura legate ai maltrattamenti venivano girate al "Servizio definizione Affari Semplici", un settore della procura creato per evitare che il lavoro dei magistrati si concentri troppo sui reati cosiddetti "minori". Il Capo della Procura cambia ora strategia, reputando "opportuno, in considerazione della unicità della materia", "concentrare su un unico Dipartimento la competenza in ordine a tutte le ipotesi di reato riconducibili alla nozione di maltrattemento animale". Da oggi, ogni denuncia verrà girata al Dipartimento sorretto dal Vice di Milane, Nicola Cerrato, che attualmente coordina una squadra specializzata in malasanità, violazioni legate ad alimenti e prodotti farmaceutici, infortuni sul lavoro e lavoro nero.(fonte: Repubblica)