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TOSCANA, STRUTTURE VETERINARIE PER LEGGE

TOSCANA, STRUTTURE VETERINARIE PER LEGGE
Il Consiglio Regionale della Toscana ha avviato le consultazioni con le rappresentanze veterinarie sulla proposta di legge "Disciplina delle strutture veterinarie pubbliche e private". Cambia lo strumento di normazione delle strutture e con la Legge arrivano le sanzioni.

Per regolamentare le strutture veterinarie, pubbliche e private, la Regione intende passare da una "semplice" DGR ad una legge regionale.

La Commissione Sanità del Consiglio Regionale della Toscana ha infatti aperto una consultazione sulla proposta di legge "Disciplina delle strutture veterinarie pubbliche e private". Alla consultazione sono state invitate le organizazioni veterinarie. L'ANMVI vi partecipa con propri rappresentanti.


La prima più vistosa conseguenza della scelta dello strumento legislativo è la previsione di sanzioni, che infatti sono contenute nell'art. 15 del testo: il titolare della struttura non adeguata ai requisiti previsti "è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 2.000 a euro 6.000". Nel caso in cui l'Azienda USL competente per territorio riscontri inadeguatezze rispetto ai requisiti indicati "essa fissa un congruo termine di tempo entro il quale tali inadeguatezze devono essere eliminate; il mancato adempimento entro tale termine comporta l'applicazione della sanzione da parte dell'organo di vigilanza dell'Azienda USL che ha effettuato l'accertamento".


Stessa sanzione amministrativa, di pari entità, per il titolare della struttura che contravvenga alle disposizioni previste all'articolo 11 sulle "attività accessorie": cessione di beni accessori funzionali al completamento della prestazione professionale sanitaria, quali articoli parafarmaceutici, diete alimentari ed attrezzature connesse alla salute animale.


Il titolare della struttura che invece esponga targhe e insegne pubblicitarie "non conformi alla tipologia di appartenenza è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 1.000 a euro 3.000". Queste violazioni ( requisiti, attività accessorie e targhe) "sono inoltre oggetto di segnalazione all' ordine professionale provinciale dei medici veterinari".


E' il comune ad esercitare la vigilanza sul rispetto delle disposizioni riguardanti le attività accessorie e la regolarità di targhe e insegne. Ed è sempre il Comune, quello in cui ha sede la struttura, ad irrogare le sanzioni e ad introitare i relativi proventi.


Altre novità di rilievo contenute nella proposta riguardano la formalizzazione dell'iter burocratico per l'apertura delle strutture sanitarie: prima bisognava avere l'autorizzazione sanitaria, ora basta una DIA. All'art. 1, comma 2 si dice inoltre che "la Regione promuove, altresì, la semplificazione dei procedimenti amministrativi connessi all'esercizio delle attività di cura degli animali e stabilisce i criteri per la diversificazione del servizio offerto ai cittadini nell'ambito di tali attività". 

IL COMUNICATO STAMPA DELLA REGIONE

Allegati
pdf LA PROPOSTA DI LEGGE DELLA REGIONE TOSCANA.pdf