• Utenti 11
  • Articoli pubblicati dal 4 novembre 2001: 31397

+++ Le pubblicazioni riprenderanno con regolarità dopo la pausa estiva +++  

COME SI MISURA LA CRISI SULLE PROFESSIONI?

COME SI MISURA LA CRISI SULLE PROFESSIONI?
Entro fine marzo i professionisti conosceranno i correttivi per gli studi di settore per l'elaborazione di Gerico 2009. Ma per l'anno d'imposta 2008 il TK22U ha valore pieno di accertamento. La SOSE studia i criteri di misurazione della crisi. Confprofessioni: calo del fatturato in tutte le professioni. Censis: professionisti salvi se reagiscono.

Salvo emendamenti parlamentari dell'ultima ora sul decreto anticrisi, gli Studi di Settore saranno adeguati alla congiuntura economica entro marzo, sulla base di correttivi che riguarderanno però Gerico 2009. Per il 2008, il TK22 dei medici veterinari è operativo e avrà valore pieno di accertamento, sulla base delle indicazioni fornite dalla circolare 5/2008 dell'Agenzia delle Entrate.

La Commissione di Esperti della SOSE, la Società Studi di Settore che fa capo all'Agenzia delle Entrate, sta conducendo una "osservazione monitorata" degli studi, valutando con le categorie professionali come aggiustare il tiro in tempi di recessione. Giampiero Brunello, amministratore delegato della SOSE, spiega come: "per i professionisti lo studio che abbiamo adottato si basa sulla tipologia di attività svolta e il numero di prestazioni rese alla clientela: non è escluso che già questo possa rendere conto di come la crisi ha colpito gli studi professionali. Anche qui però stiamo valutando altri elementi: a fronte di una contrazione delle attività, magari il professionista non ha ridotto personale dipendente. E quindi si è ridotto il suo margine".

"Oggi nessuno sa con precisione quanto la crisi stia influendo sui vari settori - scrive Giuliano Lazzarini, rappresentante FNOVI al SOSE, su 30giorni - per cui si rinvia ogni valutazione ai primi mesi del 2009, fermo restando il concetto di base: non adeguarsi se non ci si riconosce nello Studio". I correttivi, quindi, non potranno essere apportati prima dell'analisi delle dichiarazioni.

Secondo Confprofessioni "è certo che la crisi sta colpendo gli studi professionali". Nel settore sanitario della Confederazione la crisi è stimata in un 30% di calo del fatturato nei dentisti e in una percentuale tra il 10 e il 20% nel settore veterinario libero professionale. Il Presidente Gaetano Stella ribadisce però la tenuta del settore- un collante tra cittadini, imprese e amministrazioni pubbliche- che malgrado la crisi sta salvaguardando il proprio personale dipendente a tempo indeterminato.

Giuseppe De Rita del Censis considera "il mondo dei professionisti molto agganciato alla propria clientela per cui volendo semplificare si potrebbe dire che è una sfera che sta a guardare un'altra sfera, quella dei committenti, che a sua volta resta a guardare". Una situazione di stallo e di immobilismo dalla quale i professionisti possono uscire, spiega De Rita "se si dimostrano più reattivi della loro stessa clientela". Come? Riorganizzandosi contrastando il sovraffollamento e aggregandosi. " Da noi -conclude il presidente del Censis- l'esercizio delle professioni è molto personalizzato. Questa impostazione fa sì che in un contesto di concorrenza, chi è più piccolo resta solo mentre i grandi che beneficiano dei vantaggi delle aggregazioni, possono permettersi di abbassare le offerte e, al limite, anche di condizionare il mercato".