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DIRIGENZA SSN: AUMENTI INSUFFICIENTI

DIRIGENZA SSN: AUMENTI INSUFFICIENTI
Le trattative per il biennio economico 2008-2009 del contratto della dirigenza medica e veterinaria stanno per entrare nel vivo. I sindacati aspettano le proposte di parte pubblica e giudicano insufficienti gli aumenti legati all'inflazione. In discussione la retribuzione di risultato. Per l'Economia è preferibile non provocare una "dinamica espansiva delle retribuzioni del SSN. Il 3,2% degli aumenti legato all'inflazione è insufficiente. I sindacati della dirigenza medica e veterinaria ritengono inadeguate le condizioni che emergono dalle trattative per il secondo biennio economico 2008-2009 del contratto 2006-2009, trattative aperte il 22 dicembre all'Aran, con la presentazione delle richieste dei sindacati, ma che entreranno nel vivo in questo mese con la formalizzazione della proposta di parte pubblica.

L'avvio delle trattative è stato possibile a seguito dell'approvazione da parte di Palazzo Chigi degli Atti di indirizzo, che contengono rinvii normativi e soprattutto le indicazioni per gli aumenti economici, aumenti fissati al tasso di inflazione programmata.
Ma il 3,2 per cento non è adeguato secondo i sindacati, in quanto corrisponderebbe a 72 euro di aumento mensile lordo per il personale, 154 euro per i dirigenti non medici e 172 per i dirigenti medici.

La Federazione veterinari e medici (Fvm), dichiara: "Per aprire la contrattazione del II biennio del contratto nazionale del Ssn - continua in una nota - ci viene proposto di accettare un aumento del 3,2% complessivo per il biennio, mentre in un solo anno l'inflazione si è già mangiata il 3,3%. Su questa base non si può che prevedere un periodo di stagnazione dell'economia, e una recessione ancora più grave di quella annunciata". L'Anaao Assomed spera "che maturi la convinzione che la tutela della salute dei cittadini, i servizi dedicati, e i professionisti che lavorano nel servizio sanitario, rappresentano un elemento centrale della civiltà di un Paese. Una consapevolezza, questa - conclude - che ancora manca".

Ma oltre alla questione posta dai sindacati c'è anche quella della Ragioneria dello Stato e del Ministero dell'Economia che suggeriscono di stralciare la parte relativa alle risorse aggiuntive eventualmente reperibili a livello regionale, in quanto potrebbe rappresentare un ostacolo al contenimento dei costi del personale. Il riferimento è alla parte degli atti di indirizzo che prevede di destinare al personale parte delle economie aggiuntive conseguite con risparmi sul costo del personale da reindirizzare alla retribuzione di risultato e alla remunerazione della produttività.

Anche se si tratta di somme non consolidate, l'Economia sarebbe orientata a stralciare la previsione per non provocare una "dinamica espansiva delle retribuzioni del Ssn".