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POINTER, SELEZIONE DELLA RAZZA O MALTRATTAMENTO?

POINTER, SELEZIONE DELLA RAZZA O MALTRATTAMENTO?
Sequestrato dal Nirda l'allevamento di cani di razza Pointer dell'allevatore veterinario Giorgio Guberti. Nuove denunce per maltrattamento. L'Enci si riunirà il 9 gennaio per valutare la vicenda. Il Pointer Club Italia diffida le associazioni che hanno in custodia gli oltre 250 esemplari dal pregiudicarne il valore. Comunicato della FNOVI e dell'Ordine di Ravenna.

Il 29 dicembre scorso, l`allevamento Del Vento- struttura con affisso Enci gestita dall'allevatore veterinario Giorgio Giacomo Guberti di Osteria (Ravenna)- è stato posto sotto sequestro preventivo dal Nirda.

Oltre 250 cani di razza pointer denutriti e detenuti al freddo, nel fango, in strutture fatiscenti e in condizioni igieniche precarie, sono stati affidati alla custodia di alcune associazioni protezionistiche. Nell'allevamento di Osteria sono stati trovati anche cinque animali morti: uno di questi per leptospirosi. Per tutti i cani sottratti all'allevatore ora c'è l'isolamento sanitario.

La maggior parte degli animali sequestrati, circa 170 pointer, è alloggiata in una struttura vicino a Ferrara (Comune emiliano che si è da poco dotato di un nuovo ‘Regolamento comunale per la tutela degli animali', ma a sua volta alle prese con il fenomeno dei canili-lager) e sono custoditi dalle associazioni Animal Liberation e Chiliamacisegua; sono stati tutti sottoposti a visite e trattamenti veterinari: è stato preso un accordo per cui due volte alla settimana i veterinari si recheranno sul posto per visite, cure, terapie ed eventuali ricoveri. Gli altri cani si trovano ancora presso la struttura di Guberti, il quale già in passato era stato oggetto di molteplici denunce per maltrattamento di animali, mai scaturite in alcun esito processuale di condanna.

Sarà nuovamente la magistratura ad accertare la sussistenza del reato penale di maltrattamento. Con il Nirda hanno lavorato- lo rende noto la Fnovi in un comunicato - tre medici veterinari ausiliari di polizia giudiziaria per le opportune valutazioni mediche, in accertamento delle presunte violazioni del Codice Penale. Il vice questore del Nirda Maria Rosaria Esposito: " se ci sono maltrattamenti, sono valutazioni che faranno i nostri ausiliari". Il sequestro è un atto dovuto per interrompere una situazione foriera di ulteriori possibili violazioni.

Già a metà dicembre, Il sindaco di Osteria (Ravenna), era intervenuto sul caso Guberti con una ordinanza che intimava all'allevatore veterinario di mettere a norma la struttura, dopo il parere sfavorevole della Ausl. Mauro Manfredini, consigliere regionale del Carroccio, aveva anche presentato una interrogazione e una segnalazione alla procura. Pochi giorni dopo, l'intervento del Nucleo.

Le reazioni
"È stata una grande operazione di squadra per la tutela dei cani e contro i maltrattamenti commenta con soddisfazione il sottosegretario Francesca Martini - un' operazione ben riuscita tra noi, i volontari, i consiglieri regionali, i Nas, il Nirda (per il sequestro) del ministero delle Politiche agricole".

Il primo gennaio il Consiglio direttivo del Pointer Club d'Italia ha diffuso un comunicato nel quale il suo Presidente "rileva come le attività di alcune associazioni sedicenti di "protezione degli animali" pongano in serio pericolo la conservazione dei caratteri genetici e di selezione della razza pointer alla quale il Dr. Guberti ha dedicato tutta la propria vita". Il Pointer Club d'Italia, inoltre "diffida formalmente gli attuali custodi giudiziari dei cani sottoposti a sequestro, ovvero i singoli "affidatari" temporanei incaricati della accudienza di ciascun esemplare, dall'astenersi da qualsiasi condotta che direttamente o indirettamente possa pregiudicare in ogni e qualsiasi modo la integrità degli esemplari in custodia ovvero che possa pregiudicare i valori connessi al patrimonio genetico di cui gli esemplari sottoposti a sequestro sono latori".

"Gli Uffici dell' ENCI, in base all'art. 36.1 del Regolamento di Attuazione dello Statuto, hanno immediatamente provveduto a trasmettere gli atti alla Commissione di Disciplina dell'Ente, per definire, sotto il profilo associativo, ogni eventuale responsabilità dell'allevatore". L'Ente ha anche comunicato che il Presidente dell'ENCI, Attimonelli, ha convocato il Comitato Esecutivo dell'Ente per il 9 gennaio 2009 "per prendere, vista l'urgenza, ogni eventuale ulteriore deliberazione di competenza, anche in relazione a iniziative di sostegno di metodi di allevamento che, allo stato, appaiono quanto meno improvvide".

Guberti, alla stampa, spiega: «La gente non sa che i pointer vanno allevati così. Il pointer non è un cane da salotto, è da competizione, deve crescere sulla terra così impara a resistere al fango e al freddo dove poi si troverà nelle gare. Sono magri? Certo che sono magri, altrimenti non sarebbero campioni». L'avvocato di Guberti, Ridolfi, che lo fece assolvere nel 2003, dice: «Guberti è uomo di intelligenza straordinaria, è un poeta e la sua poesia è il pointer». Ma il metodo della "selezione naturale" non è unanimemente condiviso dagli allevatori di pointer. Tuttavia, Guberti intende andare fino in fondo e annuncia il ricorso al Tar.

L'allevatore veterinario
La LAV parla di uno stato di incuria "tanto più grave se si pensa che il titolare dell'allevamento è un medico veterinario che, seppure in pensione, avrebbe dovuto vigilare sul benessere degli animali e assicurare loro il soddisfacimento delle caratteristiche etologiche". La LAV si augura, infine, che qualora siano confermate le responsabilità del titolare dell'allevamento, l'Ordine dei medici veterinari provveda a radiarlo dall'albo degli iscritti.

Per l' ANMVI "è d'obbligo sospendere ogni giudizio mentre sono in corso le indagini e tener conto che in passato Guberti è stato assolto anche se in circostanze diverse; non è poi un dato secondario il fatto che il sequestro e le denunce si riferiscono a presunte violazioni di Legge commesse in relazione a tecniche di selezione nell'ambito dell'attività allevatoriale. E' questa un'attività regolamentata dall'Enci- rileva l'ANMVI- Ente che dipende dallo stesso Ministero a cui afferisce il Nirda, pertanto le ragioni della tutela del patrimonio cinologico non potranno risultare configgenti con quelle della tutela animale previste dalla legge 189/2004.

Mentre sono in corso le indagini - continua l'Associazione- non si può chiedere all'Ordine provinciale di sostituirsi alla magistratura, ma è auspicabile una ferma assunzione di ruolo nel caso in cui i reati ipotizzati fossero accertati. Quello che la vicenda di Osteria mette fin da ora in netto risalto- conclude l'ANMVI- è l'importanza della consulenza scientifica medico-veterinaria nell'accertamento del maltrattamento e il fatto che nell'intesa Fnovi-Nirda l'istituzione ordinistica esprime ai massimi livelli quel ruolo di ente ausiliario dello stato che le è proprio".

Anche l'Ordine dei Veterinari di Ravenna è intervenuto sulla vicenda con una presa di posizione pubblicata sul portale fnovi.it.

Allegati
pdf IL CASO GUBERTI SULLA STAMPA.jpg