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DIOSSINA, SALUTE E ALIMENTI: LA PUGLIA VARA DDL

DIOSSINA, SALUTE E ALIMENTI: LA PUGLIA VARA DDL
La Puglia vara un provvedimento con nuovi limiti di emissione diossina. E' la prima regione ad adottare criteri UE approvati nel 2004. Nuovi tetti piu' bassi di quelli nazionali. Verifiche nella catena alimentare.

"Alla luce delle lacune della legislazione statale e dell'esigenza di dare attuazione ai principi comunitari in materia", la Regione Puglia ha varato il Ddl "Norma a tutela della Salute e dell'Ambiente: Limiti alle emissioni in atmosfera di policlorodibenzodiossina, policlorodibenzofuorani ed altre sostanze".

La Giunta proporrà al Consiglio Regionale il provvedimento, mentre il Presidente Nichi Vendola chiede al governo che si concluda rapidamente l'accordo sulla politica integrale del sito inquinato di interesse nazionale di Taranto, sul modello di Brindisi: ''E' possibile - ha dichiarato- che il governo nazionale, e il governo regionale, il governo della provincia e della citta', indipendentemente dai colori politici, possano stringere la mano su un patto di salvezza ambientale della citta' di Taranto''.

La Regione ha avviato dal mese di aprile 2008 una campagna di misurazione della diossina su matrici prelevate in un'area con un raggio di circa 10 km dalla zona industriale e sono state effettuate analisi su campioni di latte prelevate in aziende zootecniche e di queste 53 sono risultate conformi e 31 no. Sono stati controllati 16 allevamenti ovi-caprini, 7 dei quali sono risultati non conformi e posti sotto sequestro sanitario. Per questi l'Assessorato Regionale alle Politiche della Salute ha predisposto un piano che comporta l'abbattimento di circa 1700 capi (comprese le nascite) che utilizzavano il pascolo non controllato a ridosso dello stabilimento dell'ILVA. Il monitoraggio, tutt'ora in corso, interessa un'area con un raggio di azione di circa 15 chilometri. Risultano invece conformi ai limiti di legge i campionamenti effettuati sulle altre matrici alimentari di origine animale- e non -come prodotti della pesca, i molluschi bivalvi, olio di oliva, frutta e ortaggi.

Il ddl si compone di un articolo unico che precisa i valori limite di emissione nell'atmosfera di policlorodibenzodiossine e policlorodibenzofuorani e prescrive un piano per il campionamento in continuo delle emissioni assegnando all'Arpa il compito di validazione. Il disegno di legge adotta in pratica i criteri contenuti nel 'Protocollo di Aarhus', approvato dal consiglio dell'Ue nel 2004 e recepito da 16 paesi dell'Unione ma non dall'Italia. I nuovi limiti in Puglia per gli impianti in esercizio sono 2,5 nanogrammi a metro cubo di policlorodibenzodiossina e policlorodibenzofurani dal prossimo mese di aprile fino ad arrivare a 0,4 dal 31 dicembre del 2010. I limiti previsti dalla legge nazionale sono attualmente di 10 nanogrammi a metro cubo. A febbraio del 2008 l'Ilva emetteva dai 4,4 agli 8,1 nanogrammi. L'Arpa della Puglia diretta dal prof.Giorgio Assennato avrà il compito di controllare i limiti di emissione: se non saranno rispettati, il gestore avrà 60 giorni di tempo per adeguarsi; in caso contrario la Regione potrà decidere di sospendere l'attività dell'impianto.

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Allegati
pdf IL TESTO DELLA RELAZIONE E DEL DDL DELLA GIUNTA PUGLIESE.pdf