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SPESE VETERINARIE, NON SERVE IL CODICE FISCALE

SPESE VETERINARIE, NON SERVE IL CODICE FISCALE
La detraibilità delle spese veterinarie certificate con lo scontrino fiscale della farmacia potranno essere detratte anche senza l'indicazione fiscale del beneficiario. Lo ribadisce il Sole 24 Ore. L'articolo 15, comma 1, lettera c-bis del TUIR prevede per le spese veterinarie, la detrazione del 19% fino all'importo di 387,34 euro, limitatamente alla parte che eccede 129,11 euro.

Null'altro dispone in merito alle modalità di documentazione delle spese suddette, che rimangono quelle tradizionali. Di conseguenza, la detraibilità delle spese veterinarie certificate con lo scontrino fiscale della farmacia potranno essere detratte anche senza l'indicazione fiscale del beneficiario.

Il Sole 24 Ore torna a fare chiarezza sul cosiddetto "scontrino parlante" che consente vantaggi fiscali per le spese relative all'acquisto di medicinali, farmaci veterinari inclusi. Tenuto conto delle " obiettive difficoltà incontrate in sede di applicazione della norma", l'Agenzia delle Entrate ha chiarito con una circolare che "le spese sanitarie sostenute nel periodo dal 1° luglio al 31 dicembre 2007, ai fini della deduzione/detrazione IRPEF, potranno essere certificate anche tramite scontrino fiscale non "parlante" o incompleto, qualora lo stesso venga integrato, per iniziativa dello stesso contribuente, mediante l'indicazione anche su foglio aggiunto del codice fiscale dell'acquirente nonché della natura, qualità e quantità dei farmaci acquistati.