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MA BOLOGNA NON E’ PIU’ NELL’INTERATENEO

MA BOLOGNA NON E’ PIU’ NELL’INTERATENEO
Dopo la lettera dell'ANMVI al Ministro Gelmini, la facoltà di Medicina Veterinaria di Bologna interviene sul "caso Catanzaro" per chiarire di non aver rinnovato il protocollo d'intesa con l'Università Magna Graecia scaduto nel maggio del 2007.

A partire da quest'anno accademico e con voto unanime del Consiglio di Facoltà, la Facoltà di Medicina Veterinaria di Bologna non supporta più il corso di Laurea in medicina veterinaria di Catanzaro. A seguito della notizia "Tre atenei per 18 studenti" pubblicata da @nmvi Oggi, il Preside Prof. Santino Prosperi ha chiarito che "l'università di Bologna aveva un protocollo di intesa con l'Università di Catanzaro, tale protocollo è scaduto nel maggio 2007 e il sottoscritto non l'ha riconfermato".

Ad ottobre del 2007 una delegazione dell'Università di Catanzaro, capeggiata dal Rettore Costanzo, ha incontrato in due occasioni il Rettore del'Università di Bologna. "In ambedue le riunioni - dichiara Prosperi- abbiamo ribadito che l'esperienza del corso di laurea di Medicina Veterinaria a Catanzaro per noi rappresentava il passato e non abbiamo riconfermato il protocollo di intesa. La mia posizione all'interno della Conferenza dei Presidi è nota: Catanzaro va chiusa se vogliamo guardare verso l'Europa".

La nota inviata dal Presidente dell'ANMVI al Ministro dell'Università Mariastella Gelmini sollecita "una seria riflessione sulla formazione accademica e sull'offerta formativa in medicina veterinaria".

"Il caso Catanzaro, sul quale pende il parere del Consiglio di Stato, è il punto di non ritorno - commenta Carlo Scotti che aggiunge: la posizione della Facoltà di Bologna dà voce dell'Accademia responsabile, quell'Accademia che siamo fieri di considerare come "alma mater".