Il rapporto fotografa un mercato in continua crescita, nonostante, lamenta il Direttore dell'Associazione, Luigi Schiappapietra, " il fardello dell'IVA al 20% come se detenere un animale fosse un lusso. Un dato su tutti: solo nell'ultimo anno la spesa per il petfood è aumentata del 5,1%. E col valore , sono cresciuti anche i volumi, basti pensare che, nel 1983, in giro per la filiera c'erano 75.600 tonnellate di cibo per animali da compagnia, contro le 450mila di oggi". Se la percentuale di chi compra petfood per il proprio animale resta inferiore alla media europea, il 50% rispetto al 75%, il 25% di chi acquista questi alimenti si orienta verso prodotti di qualità ( premium o superpremium) rispetto all'11% dei francesi ed al 13% dei tedeschi.
Come sceglie il proprietario il cibo fra le tante proposte? Risponde sempre Schiappapietra:" A parte prezzo e alimentazione specifica per animali con patologie, il consumatore compra quello che il suo animale preferisce. La cosa migliore è comunque consultare sempre il veterinario ed è quello che fanno quasi tutti i proprietari".
Alla realizzazione del rapporto ha collaborato anche l'ANMVI che segue da tempo le iniziative dell'Assalco.
| Allegati |
 QUANTO COSTA NUTRIRE UN PET.pdf |
| TIPOLOGIA E SICUREZZA DELLE MATERIE PRIME.pdf |