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AL CONGRESSO IL PROFESSIONISTA RISPARMIA L’IVA

AL CONGRESSO IL PROFESSIONISTA RISPARMIA L’IVA
Grazie all'ultima Finanziaria, la partecipazione a congressi, seminari e convegni per motivi professionale dà diritto ad un risparmio fiscale: il partecipante può detrarre l'IVA sui costi sostenuti per vitto e alloggio.

Non è il recupero fiscale auspicato dai sanitari obbligati a conseguire i crediti ECM, ma è qualcosa che merita di essere ricordato. Grazie all'ultima Finanziaria, infatti,  la partecipazione a congressi, seminari e convegni a scopo professionale dà diritto ad un risparmio fiscale: la detrazione dell'IVA sui costi sostenuti per il vitto e l' alloggio. La manovra fiscale varata nel 2007 ha infatti reso possibile la detrazione integrale dell'IVA in capo a tutti i soggetti passivi (sia partecipanti che relatori). La detraibilità ha avuto chiarimenti nella circolare n.11 del 16 febbraio 2007, che precisa la natura della detrazione sia in ambito soggettivo sia in ambito temporale (la durata del congresso).


Per quanto riguarda l'ambito oggettivo viene fatto presente che, in base alle nuove disposizioni, sono ammessi a fruire del diritto alla detrazione dell'IVA, addebitata in relazione alla somministrazione di pasti e alle prestazioni alberghiere erogate in occasione di convegni, congressi simili, tutti i soggetti passivi che acquistano le predette prestazioni per lo svolgimento dell'attività professionale, autorizzando l'esercizio della detrazione dell'IVA, sussistendo i richiamati presupposti, anche per i relatori.


Per quanto riguarda gli ambiti temporali, la norma, riferendosi alle prestazioni erogate nei giorni di svolgimento dei convegni, intende, in via di principio, permettere la detrazione dell'IVA assolta con riferimento alle spese alberghiere e di ristorazione strettamente inerenti e necessarie ai fini della partecipazione alle attività congressuali. Le modalità organizzative dell'evento o la localizzazione dello stesso, rispetto al domicilio dei partecipanti, possono rendere necessario sostenere le spese di prestazioni alberghiere, e di somministrazione di alimenti e bevande, nel giorno immediatamente antecedente al suo svolgimento o nel periodo immediatamente successivo. Ai fini del riconoscimento della detrazione possono essere, quindi, considerate non soltanto le spese per le prestazioni alberghiere e di ristorazione che sono erogate nei giorni di svolgimento dell'evento, a cui fa riferimento la norma, ma anche le spese relative agli stessi servizi, il cui sostenimento è comunque necessario per la partecipazione alle attività congressuali, quali per esempio, le spese di vitto e alloggio sostenute dal partecipante nella notte precedente e nella notte seguente al congresso. La norma, inoltre, non subordina la spettanza della detrazione dell'imposta alla condizione che l'evento sia localizzato o meno nel comune di residenza del partecipante.