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FUNZIONE PUBBLICA: STABILIZZAZIONI PER CONCORSO

FUNZIONE PUBBLICA: STABILIZZAZIONI PER CONCORSO
La procedura di stabilizzazione è vincolata allo svolgimento di un concorso pubblico. E non c'è nessun obbligo per le singole amministrazioni di assumere i precari se non compatibili con le effettive esigenze di organico. Nuova circolare della Funzione Pubblica.

La stabilizzazione, ovvero l'assunzione a tempo indeterminato non può essere in alcun modo automatica, ma vincolata alla partecipazione a concorsi pubblici. La Funzione Pubblica è tornata in argomento con una circolare del 18 aprile in cui si ribadisce che la procedura di stabilizzazione è vincolata allo svolgimento di un concorso pubblico e che non c'è alcun obbligo per le amministrazioni di assumere i precari nei casi in cui i nuovi ingressi non siano compatibili con le effettive esigenze di organico. Per il ministero per le riforme e l'innovazione, non può essere ricondotta a una mera sanatorie l'operazione prevista dalle ultime due leggi Finanziarie per favorire al regolarizzazione del personale statale utilizzato per tre anni a tempo indeterminato sotto forma di co.co.co.

La circolare esplicita i settori nei quali la procedura di stabilizzazione è esclusa: forze armate, vigili del fuoco, uffici di diretta collaborazione con i ministeri e quelli posti alle dirette dipendenze di sindaci e presidenti di Provincia.


Il periodo lavorativo svolto a tempo parziale si traduce comunque in posizione di "vantaggio" nello svolgimento del concorso. Secondo la circolare, infatti, il principio a cui ispirarsi è quello della valorizzazione dell'esperienza maturata con rapporti di lavoro alle dipendenze della Pubblica Amministrazione.