Coldiretti Sardegna sollecita una proroga immediata per la vaccinazione dei bovini contro la lingua blu. Il termine scade il 30 aprile, ma il direttore regionale dell'organizzazione di categoria, Luca Saba, e il presidente di Coldiretti Gallura Fausto Sanna hanno chiesto di spostarlo al 31 maggio, durante un incontro a Roma al ministero della Salute, con Gaetana Ferri, direttore generale della sanita' animale e del farmaco veterinario. L'associazione degli allevatori propone, inoltre, di anticipare di un mese, a novembre, l'avvio della prossima campagna vaccinale.
La risposta del ministero si conoscerà nei prossimi giorni. "A differenza degli ovicaprini", ricordano gli allevatori sardi, "i bovini non muoiono in caso di contagio da blue tongue ma, in quanto portatori sani, devono essere sottoposti a vaccinazione, pena la paralisi della linea vacca-vitello in Sardegna, fondata sulla vendita dei vitelli tra i 6-8 mesi di vita verso i centri di ingrasso della penisola". "Con il blocco della movimentazione il mercato e' fermo: dalla Sardegna non esce, da molti mesi, un solo vitello", sottolineano Saba e Sanna, chiedendo al ministero della Salute di poter vaccinare i capi sotto i 3 mesi di vita e inoculare contestualmente i vaccini contro i sierotipi della blue tongue 1, 2 e 4. Coldiretti insiste per utilizzare, per sierotipi 2 e 4, al posto dell'attuale vaccino spento, un vaccino vivo attenuato (come per il sierotipo 1), che ha il vantaggio della copertura annuale senza necessità di dose di richiamo. Quest'ultimo, invece, e' previsto dai protocolli vaccinali per il vaccino spento, che ha anche tempi lunghi e che, di conseguenza, rallenta i tempi per la ripresa della movimentazione degli animali verso la Penisola. (AGI)