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TK22U, IL TERRITORIO COME INDICATORE ECONOMICO

TK22U, IL TERRITORIO COME INDICATORE ECONOMICO
Il Ministero dell'Economia ha individuato le aree territoriali omogenee in base alle quali vegnono applicati gli Studi di Settore. L'intento è di legare gli Studi alle peculiarità socio-economiche del luogo di svolgimento dell'attività professionale.

Studi di settore sempre più legati al territorio. Dopo la creazione degli Osservatori Regionali, il Ministero dell'economia e delle finanze ha riclassificato le aree territoriali omogenee (Regioni, Province e Comuni) in base ad indicatori che misurano il loro grado di sviluppo economico-produttivo. La classificazione sarà considerata in sede di applicazione degli Studi di Settore.

Il Fisco ha infatti ritenuto necessario individuare, con il decreto 6 marzo 2008, le peculiarità determinate dal luogo di svolgimento delle attività economiche, e sulla base di queste differenziare le modalità di applicazione degli studi. Le aree territoriali vengono caratterizzate sulla base di un set di indicatori che misurano lo sviluppo economico-produttivo (es. la presenza di settori attivi), il livello di benessere (es. il reddito per abitante) e il grado di scolarizzazione del territorio (es. laurea e diploma). La territorialità generale analizza le differenze che connotano l'ambiente economico, differenze che possono influenzare la domanda finale di beni e il bisogno di ricorrere a servizi professionali.

Sono cinque i gruppi in base ai quali sono state classificate le aree omogenee: al gruppo 1 appartengono le aree con livello di benessere elevato, istruzione superiore e sistema economico locale organizzato (Friuli e Valle d'Aosta); al gruppo 2 appartengono le aree con livello di benessere non elevato, bassa scolarità, sistema economico locale poco sviluppato e basato prevalentemente su attività commerciali (Abruzzo, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia); al gruppo 3 appartengono le aree ad elevata urbanizzazione con notevole grado di benessere, istruzione superiore caratterizzata da sistemi locali con servizi terziari evoluti (Emilia Romagna, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Toscana, Trentino, Umbria); al gruppo 4 appartengono le aree caratterizzate dalla presenza di piccoli comuni con organizzazione spiccatamente artigianale dell'attività produttiva e livello medio di benessere; al gruppo 5 appartengono le aree di marcata arretratezza economica, basso livello di benessere e scolarità poco sviluppata (Basilicata e Calabria).

Allegati
pdf TERRITORIALITA' GENERALE - CLASSIFICAZIONE E GRUPPI.pdf
pdf TK22U MODELLO 2008.pdf