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SARKOZY: PIU’ SICUREZZA ALIMENTARE NELLA UE

SARKOZY: PIU’ SICUREZZA ALIMENTARE NELLA UE
Perché imporre ai nostri allevatori regole severe, mentre si continua a importare carne da Paesi terzi dove non ci sono norme sul benessere degli animali e sulla tracciabilità? In vista della presidenza europea, Sarkozy chiede "sicurezza sanitaria" per gli approvvigionamenti europei.

Per la Pac ( Politica Agricola Comunitaria) è giunto il momento di mettere da parte l'immobilismo: gli obiettivi e gli strumenti debbono essere rivisti e rifondati. Sono questi i passaggi salienti del discorso pronunciato il 23 febbraio a Parigi dal presidente della Repubblica francese, Nicolas Sarkozy, alla cerimonia di inaugurazione del salone internazionale dell'agricoltura. Senza perdere di vista le scadenze del semestre di presidenza francese della Ue che inizierà a luglio, Sarkozy ha sottolineato che il dibattito in corso sul bilancio di funzionamento della Pac, dopo il ciclo di riforme avviato nel 2003, è essenzialmente tecnico.

Ma, secondo la Francia, è necessario andare oltre, iniziando a discutere su una profonda revisione delle modalità di applicazione della Pac dopo il 2013. Perché sarebbe sbagliato attendere l'esito del negoziato riguardante la nuova struttura del bilancio comunitario. Secondo Sarkozy, prima è necessario raggiungere l'accordo sugli obiettivi, poi si dovrà chiudere l'intesa riguardante l'ammontare delle risorse finanziarie indispensabili per tagliare i traguardi fissati. Per la Francia, gli obiettivi qualificanti sono quattro. In primo luogo, la sicurezza alimentare in termini di approvvigionamento regolare e garantito sotto il profilo sanitario. Poi, la partecipazione della Ue agli equilibri alimentari su scala mondiale, la lotta contro il cambiamento climatico e la tutela dell'ambiente. Sarkozy ha dichiarato che la preferenza comunitaria continua a essere necessaria e totalmente giustificata. Non solo, va rilanciata e resa più efficace per fronteggiare le distorsioni di concorrenza a danno degli agricoltori della Ue. Una parte importante delle importazioni in arrivo dai Paesi terzi è avvantaggiata da dumping in materia di protezione del lavoro, dell'ambiente e della sicurezza dei consumatori. Perché imporre ai nostri allevatori regole severe riguardanti la tracciabilità dei prodotti e sul benessere degli animali, ha detto senza mezzi termini il presidente francese, mentre si continua a importare carne, che i nostri consumatori acquistano, da Paesi terzi dove non ci sono norme sul benessere degli animali e sulla tracciabilità? È una situazione che non ha spiegazioni plausibili.