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INFORMARE: DOVERE ETICO DEL VETERINARIO

INFORMARE: DOVERE ETICO DEL VETERINARIO
Gli IZS sono tenuti a svolgere l'attività diagnostica richiesta dai liberi professionisti anche se il cane non è identificato. A precisarlo è il Ministero della Salute che ricorda: informare i proprietari degli obblighi di legge è un dovere etico.

Gli Istituti Zooprofilattici sono tenuti ad effettuare le analisi diagnostiche richieste dai liberi professionisti su animali privi di tatuaggio o di microchip. Le indagini di laboratorio, dovute alla presenza di sospette malattie infettive e diffusive, sono strettamente correlate alle funzioni di vigilanza e di controllo in materia di igiene e sanità pubblica veterinaria, nonché di sorveglianza epidemiologica, così come previsto dalla normativa sull'ordinamento degli Istituti Zooprofilattici. La mancata identificazione dell'animale non può pertanto pregiudicare lo svolgimento delle indagini richieste dai medici veterinari privati.

E' questa, in sintesi, la risposta della Direzione generale della sanità animale e del farmaco veterinario all'IZS di Teramo, contenuta in una nota pubblicata dalla FNOVI sul proprio portale. "La mancata presenza di tatuaggi o di microchip sugli animali - si legge- rappresenta una violazione passibile di sanzione amministrativa. Tale illecito non può essere in ogni caso ostativo per l'applicazione di misure di prevenzione e di sorveglianza in materia di sanità pubblica veterinaria.

La nota prosegue richiamando l'attenzione della Legge 281/91 che ha previsto l'istituzione dell' anagrafe canina e ricordando che "l'attività del medico veterinario è finalizzata al servizio della collettività ed alla tutela della salute pubblica così come stabilito dal nuovo codice deontologico. Infatti, l'articolo 1 riconosce, in capo al medico veterinario, il compito di promuovere campagne di prevenzione igienico sanitarie e di sensibilizzazione per un corretto rapporto uomo-animale. All'interno di tali compiti rientra il dovere etico di informare i detentori o i proprietari degli animali degli obblighi previsti dalla legge in materia di animali d'affezione con particolare interesse circa la prevenzione del randagismo".

L'auspicio finale della nota ministeriale è per una "proficua cooperazione tra il veterinario libero esercente e la ASL competente per territorio, mediante la segnalazione, con sollecitudine, di eventuali casi di mancata presenza di tatuaggi o microchip sugli animali sottoposti a visita". In caso di richiesta di analisi, l'IZS potrebbe sostituirsi nella segnalazione alla ASL competente.